All’orizzonte di quella che potrebbe essere l’ultima notte del mondo, quella che determinerebbe un finale tanto annunciato nel corso della storia dell’umanità e tornato in auge quest’anno con la profezia dei Maya, si scorgono eventi per esorcizzare, scherzarci e forse… segnare davvero una chiusura. In tutto il pianeta in queste ore sta accadendo qualcosa ed in Messico questa settimana si è raggiunto il buum dei turisti. Un’ambientazione speciale è sicuramente quella del sito astronomico di Stonehenge in Inghilterra dove è stato organizzato un party. In Francia, a Nizza si dice si voglia vivere il momento con una maxi orgia in piazza, mentre Bugarach, cittadina francese ai piedi dei pirenei e considerato luogo salvifico e magico è per molti un rifugio, spazio immune dalla catastrofe. E nel bel Paese? A Napoli sono stati dislocati nella città ben 36 corni anti malocchio alti circa tre metri e realizzati in vetroresina, nella Capitale praticamente ogni locale e ogni quartiere ha organizzato il proprio countdown e di altro genere è iniziativa fiorentina, presso l’Auditorium Stensen, relativa a una maratona cinematografica a tema intitolata emblematicamente Apocalypse Night.
E voi cosa state facendo? C’è chi non ci crede e anzi fino a che non è uscito dal lavoro neanche se ne era ricordato, chi si è tormentato sui social network tutto il giorno in linea con il conto alla rovescia, chi si gode la serata come sempre e chi deciderà di fare qualcosa di speciale, magari aprire una bottiglia di vino, chiamare quell’amico che non sente da troppo tempo o chiamare quello/a che meriterebbe di essere mandato a quel paese, in fondo non è ancora Natale…
Ed io? Dallo scoglio sull’infinito del mare sempre più scuro e schiumoso in inverno, mi diverto a curiosare cosa combinano gli altri, non credo ai Maya, non credo che la fine del mondo sapremo quando sarà, non credo che la vera fine del mondo sia tanto lontana, anzi forse ci siamo già dentro considerando certe strade intraprese dall’umanità.
Credo però che il 21 dicembre 2012 potrebbe segnare una svolta. No a supposizioni negative ed apocalittiche. Sì ad un cambiamento di atteggiamento in positivo. Da domani uomini e donne, sopravvissuti, rifletteranno anche solo un attimo e considereranno di avere davanti un’altra possibilità, forse l’ultima.
Una possibilità di essere migliori, di crearsi delle opportunità, di agire. La fine del mondo è l’inizio di un altro mondo, quello nel quale liberarci da zavorre passate e rispolverare le nostre vite, in cui renderci conto di cosa ha senso e valore per noi e cosa non ce l’ha. Iniziamo cambiando il nostro piccolo mondo personale e la fine del Mondo sarà lontana. Ancora per qualche migliaia di anni…