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di Travis Fort, con Patrick Labyorteaux, Julie McCullough e Katie Wilson. USA/2011/The Asylum.
Travis Fort è agli esordi, e si vede. Per il suo primo film sceglie un attore protagonista insospettabile (e impronunciabile): Patrick Labyorteaux, già noto al grande pubblico per il ruolo di marine grasso in JAG. Solo questo rende il film imperdibile... o forse no?
Bill Hart è un padre e un marito distratto che di lavoro fa qualcosa che non ci verrà spiegato e che non avrà affatto un qualche risvolto sulla trama, ma c’entra con dei ghiacciai. Un bel dì in Islanda tutti i vulcani decidono di eruttare, causando così il distacco di un enorme ghiacciaio, che si dirigerà a tutta velocità verso l’America.Panico generale, effetti speciali degni del peggiore film Asylum e recitazione a livelli infimi, gli ingredienti per una catastrofe annunciata ci sono tutti.Inizia così il viaggio di papà Bill, moglie Teri e figlio petulante verso New York, per salvare la figlia che si trova lì per motivi di studio (leggi: pene).
[SPOILER]Viaggiando in auto sotto bufere di neve, grandinate e iceberg volanti (usando per un tratto anche un aereo di cartapesta) i nostri arriveranno finalmente a New York, che però è sotto 10 metri di neve. A questo punto Bill avrà un colpo di genio: rintracciare la figlia con i GPS del cellulare... ma pensarci prima no?Si scopre così che la figlia, guidata dal fidanzato (raro caso in cui il ragazzo della figlia del protagonista non solo è intelligente ma addirittura sopravvive), è da tutt’altra parte.Una volta raggiunta sorge spontanea la domanda: e ora? Perché nonostante bombe su bombe lanciate dai militari americani e un livello di radiazioni che probabilmente ucciderà anche i pochi superstiti, il ghiacciaio è intatto e si sta spalmando su mezza America.Inizia così un’altra breve fuga in auto sull’oceano ghiacciato, che terminerà ai piedi della statua della libertà, nella quale si rifugeranno e ovviamente salveranno per puro culo.[FINE SPOILER]
Da un film del genere non ci si può aspettare nulla di buono, e infatti non c’è una cosa che si salvi. Gli eventi si ripetono per oltre metà della pellicola, rendendo il viaggio dei protagonisti una lunga agonia per lo spettatore, alleviata solamente dagli effetti speciali: talmente pessimi da diventare la principale attrazione del film, anzi l’unica.
La combinazione Asylum - film catastrofico è sempre stata una disgrazia e questo film non fa certo eccezione. Trama banale persino per gli standard del genere, noia dilagante, recitazione classica Asylum (dunque pessima) ed effetti speciali che farebbero arrossire un Mega-Piranha.
Decisamente perdibile, se non siete nostalgici di JAG o ansiosi di imbarazzarvi davanti a dei gabbiani in stile Birdemic, risparmiatevelo.
Recensito da: Leotorda
VOTITRASH: 73/100Noia: 80/100Ridicolaggine degli effetti speciali: 88/100Presunzione della regia: 31/100Incapacità degli attori: 79/100
Se ti piace guarda anche: Post Impact, 2012: Supernova, un qualsiasi film catastrofico a basso budget.
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