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2012: warren simons parla del ritorno della valiant

Creato il 15 dicembre 2011 da Comixfactory

2012: WARREN SIMONS PARLA DEL RITORNO DELLA VALIANT

il vecchio logo della Valiant


Il 2012 è ormai alle porte, e come è doveroso bisogna cominciare a parlare di cosa accadrà nel corso del prossimo anno. Tra le novità più attese c'è senza ombra di dubbio il ritorno della rinata Valiant, un ritorno che, almeno nelle premesse, dovrebbe essere compiuto in grande stile. L'esordio dei nuovi titoli della Valiant dovrebbe avvenire in primavera, a maggio infatti debutterà con un albetto omaggio prodotto per il Free Comic Books Day per poi esordire da lì a poco in tutte le fumetterie d'oltreoceano. Per capire in cosa consisterà il rilancio della Valiant e quali saranno i progetti della casa editrice ho pensato di proporvi questa intervista rilasciata qualche tempo fa da Warren Simons, executive editor della casa editrice, ai microfoni del sito internet Comics Bulletin.

2012: WARREN SIMONS PARLA DEL RITORNO DELLA VALIANT

Warren Simons

CB: La Valiant originale era molto amata dai fans. Come pensi di catturare e far rivivere quella passione? 
Warren Simons: Quello che contraddistinse nei primi anni '90 la Valiant dagli altri editori fu la qualità dei suoi titoli. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere di nuovo quel risultato e confermare che la Valiant è la casa editrice nella quale i personaggi sono guidati dai contenuti. Abbiamo reclutato alcuni autori dal talento straordinario, e abbiamo dei personaggi stupefacenti -- come Bloodshot, X-O Manowar e Harbinger – che ci aiuteranno a spingerci nuovamente sotto i riflettori. Siamo consapevoli che i nostri fans sono molto eccitati, e in redazione scoppiettiamo di energia. 
CB:  In passato ci sono stati diversi tentativi di rilanciare i personaggi della Valiant, tentativi che non hanno avuto molto successo e che non hanno suscitato l'interesse dei lettori, almeno non quanto fece la Valiant originale. Che lezione avete appreso da questi tentativi? 


Simons: Non vorrei esagerare e dire che nessuno dei precedenti rilanci ha funzionato. Credo che quando, nel 1996, la Acclaim Entertainment ha acquistato la Valiant in 1996, la loro decisione di rifondare l'universo narrativo diede risultati altalenanti anche perché le modifiche apportate ai personaggi furono fatte in maniera casuale, rendendoli sin troppo diversi da quelli che avevano incontrato l'affetto dei lettori. E' come se si decidesse di realizzare un film di James Bond, ma con protagonista 009. Non è importante quanto siano straordinari gli autori coinvolti, - e c'erano scrittori e disegnatori straordinari al lavoro su quelle serie - devi essere in grado di mettere le tue squadre nella posizione di vincere. Credo che l'obiettivo del reboot del '96 fosse quello di rendere più accessibili per i video games. Capisco che, dal momento che la Acclaim si occupava di video giochi, si trattasse di una scelta precisa voluta dalla nuova proprietà, ma è anche comprensibile la decisione di non seguire più le serie fatta dagli appassionati. Nel 1999 o 2000 credo che la 
Acclaim ebbe dei problemi con la sua divisione di produzione di games, problemi che non avevano nulla a che vedere con i fumetti ma che condizionarono comunque la loro divisione editoriale. Questo, ovviamente, è un nuovo management e un nuovo team editoriale, con Peter Cuneo, ex-CEO della Marvel, alla guida. I fans della Valiant hanno pazientemente aspettato per rivedere una nuova incarnazione dei personaggi che hanno conosciuto e amato. E questo accadrà nel 2012. Ciò non vuol dire che le passate iniziative non ci serviranno da lezione, tutte le esperienze sono importanti a prescindere che tu sia la Valiant o la Marvel o la DC, ma io confido nel fatto che nel 2012 pubblicheremo alcuni dei migliori fumetti presentati sul mercato. 


CB: Nel comunicato stampa con il quale è stata annunciata la tua nomina a Executive Editor, sei stato definito come un "esperto nel rivitalizzare personaggi classici". C'è una formula da adottare per trasformare personaggi con cinquanta anni di storie alle spalle e rendendoli freschi e attuali? 


Simons: non c'è alcuna formula, ma è necessario spingere sulla creatività, spingere sulle caratteristiche che hanno reso i personaggi amati dagli appassionati. Credo che la Marvel lo ha fatto incredibilmente bene con la linea Ultimate; con essa è partita da quanto creato dal genio di Stan, Steve e Jack e di tutti gli altri fantastici creatori che hanno raccolto, e arricchito, la loro eredità. Ma hanno anche modernizzato i personaggi per renderli più interessanti e attuali al mondo esterno a quello del fumetto. L'obiettivo che ci prefiggiamo con la Valiant è simile, attingere dalla ricca storia dei personaggi della casa editrice ma anche raccontare avventure in grado di attirare l'attenzione dei lettori di oggi, che sono molto esigenti. Abbiamo bisogno di aggiornare molti dei nostri personaggi, ma non possiamo dimenticare le grandi storie realizzate da  Jim Shooter, Barry Windsor-Smith, Bob Layton e dagli altri straordinari autori che hanno collaborato in passato.  Successfully mining the DNA of those titles will be one of the keys to our success. Riprodurre con successo le caratteristiche di questi titoli potrebbe rivelarsi la chiave della nostra affermazione. 


CB: Cosa ne pensi del recente tentativo di far rivivere alcuni personaggi sotto la direzione creativa di  Jim Shooter alla Dark Horse? 


Simons: Be', io credo che essere parte di un universo narrativo conferisca una grande forza ai personaggi. Ad esempio, io amo Capitan America e credo che sia un personaggio fortissimo, sia dentro che fuori dal Marvel Universe. Credo che uno scontro tra Cap e Iron Man non faccia male a nessuno dei due, l'unica cosa che è necessaria è che ci siano dei presupposti credibili affinché questo scontro avvenga.  Allo stesso modo penso che i personaggi della Gold Key siano grandi, ma credo che il far parte dell'universo Valiant li rafforzasse. Per quanto riguarda il rilancio in se, non è importante come io, in qualità di editor, mi sarei occupato dei personaggi. Quello che penso è che la Dark Horse sia una casa editrice fantastica e che ha creato alcuni dei miei fumetti preferiti e che Jim Shooter sia ovviamente un grandissimo talento. A loro non auguro niente altro che il successo, ma quello che stiamo realizzando noi va nella direzione opposta a quello che stanno facendo loro. 


(nb. l'intervista è stata realizzata prima che la Dark Horse cancellasse tutte le pubblicazioni Gold Key) 


CB: perché state aspettando il 2012 per lanciare il revival della Valiant?


Simons: C'è un sacco di lavoro da fare dietro le quinte. Un lavoro che può non essere attraente, ma che richiede tempo ed è necessario affinché si riscuota un successo a lungo termine. 

CB: Puoi fornire ai lettori qualche anticipazione a riguardo di ciò che dovranno aspettarsi dal revival? 


Simons: Il nostro obiettivo è di mostrare il meglio che il nostro medium ha da offrire. Stiamo elaborando della trame molto interessanti e non vediamo l'ora che voi le possiate leggere. 

CB: Che ruolo ricopre il digitale nella vostra strategia?


Simons: La nostra proposta digitale non avrà eguali sul mercato. 


CB: In qualità di responsabile del rilancio di un intero universo narrativo, cosa ne pensi del DC relaunch?  


Simons: Spero che il reboot sia un successo, completo e totale. Sono certo che molti scrittori, disegnatori, editors, appassionati e rivenditori siano della mia stessa opinione. Una DC robusta e vibrante è una cosa buona per il mercato. Condurrebbe molti nuovi lettori nelle fumetterie e rafforzerebbe la natura stessa della concorrenza che sta alla base del mercato.  Tutte le case editrice trarrebbero effetti benefici se più persoine entrassero nei comics shop. 


CB: c'è qualcosa che vuoi aggiungere? 


Simons: Sono molto eccitato. Credi che il mercato ci sia bisogno di qualcosa di nuovo, e noi ci stiamo apprestando a fare qualcosa di straordinario. 

2012: WARREN SIMONS PARLA DEL RITORNO DELLA VALIANT

copertina dell'albo gratuito che la Valiant produrrà
nel 2012 in occasione del FCBD



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