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2013: Propositi? No, progetti.

Creato il 15 gennaio 2013 da Angelozinna

2013: Propositi? No, progetti.Quando tutto è cominciato, all’inizio del 2010, non avevo idea di cosa sarebbe successo nell’arco di tre giorni. Non sapevo dove sarei finito in tre mesi, non credevo di superare i sei, e guardandomi indietro, un anno dopo, mi resi conto di aver affrontato più esperienze di quante ne avessi incrociate nei venti precedenti, senza neanche accorgermene. Ero riuscito nella tanto agognata impresa di liberarmi dall’ordinario, avevo scoperto, conosciuto e valutato, tramite il viaggio, una via alternativa che esiste davvero, ho capito che il nostro unico limite siamo noi. Oggi sono passati tre anni, e molto è cambiato. Non ignoro il futuro più prossimo come succedeva in principio, ho avuto la possibilità di capire dove è possibile arrivare e con quali mezzi, e anche l’esplorare è, in qualche modo, diventato un’abitudine, una necessità che per chi vagabonda non è evitabile, nel bene e nel male. A volte mi sento di trovarmi, già, a 23 anni, con tutte le carte scoperte, a dover scegliere il percorso in base alle possibilità che ho già davanti, che ho già incrociato.

Per fortuna non è così. Si tocca il confine? Si comincia a spingere. Si arriva al fondo? Si comincia a scavare. E così, per questo 2013, sto organizzando quello che spero si trasformerà nell’anno più intenso della mia vita. Cosa succederà? Per prima cosa tra circa due settimane mi rimetterò per strada dopo due anni in Nuova Zelanda. Lascierò, di nuovo, un lavoro stabile e quel poco che mi sono costruito qui a Wellington, con tutte le opportunità future che gli verrebbero dietro, per tornare in Asia, da dove cercherò di raggiungere l’Europa via terra. A Febbraio raggiungerò la prima, e probabilmente la più difficile delle tappe, il Timor Est, dove avrò finalmente la possibilità di rimettermi in gioco, non essendo a conoscenza di cosa mi attende. Da qui comincerà il viaggio verso occidente, che andrà a toccare, tra gli altri, il Borneo, l’India, il Bangladesh, il Tibet e gli “Stans” (stagione permettendo), per arrivare in europa orientale.

I mesi a seguire però non saranno soltanto viaggi, ma una buona scusa per tentare di trasformare la scrittura in un lavoro a tempo pieno. Grazie ad un anno e mezzo di lavoro ininterrotto, qui in Nuova Zelanda, mi trovo oggi con la possibilità economica di prendermi una pausa consistente e dedicare tutto il mio tempo a ciò che amo di più: viaggiare per raccontarlo. La sicurezza per affrontare un passo del genere è arrivata anche grazie ad un inaspettato successo della mia guida sul Working Holiday in Australia, che sosterrà parte delle mie spese di viaggio. I risultati di questo cambiamento si vedranno principalmente su questo blog, che si arricchirà di contenuti, andrà a discutere di destinazioni specifiche, e, sopratutto aprirà le porte ad una serie di collaborazioni con importanti pubblicazioni che sono già in programma.

Questo viaggio sarà composto da persone nuove e conosciute in viaggi precedenti, da luoghi conosciuti e inesplorati, e se avete seguito queste pagine fino ad oggi, la svolta che avverrà non potrà che essere positiva. La prima novità è la Newsletter mensile di Exploremore, alla quale vi invito ad iscrivervi (inserendo il vostro indirizzo e-mail nella colonna qui a destra). Questo servizio, gratuito, sostituisce la precedente notifica per e-mail per ogni nuovo post, e cerca di premiare i lettori più attivi. La Newsletter infatti, oltre a tenere gli iscritti aggiornati sugli ultimi articoli pubblicati senza essere troppo invadente, include contenuti inediti, informazioni non pubblicate sul blog, le pubblicazioni esterne, e le varie possibilità di collaborazione con Exploremore. Con la Newsletter verrà inoltre lanciato l’(e)Book Club di Exploremore, dove ogni mese sarà recensito un libro di viaggio e ne sarà presentato uno nuovo per il mese successivo. I titoli, le impressioni, e le recensioni saranno poi uniti in un documento accessibile soltanto agli iscritti, che potranno a sua volta consigliare titoli simili, recensirli e scambiare quelli digitali. Per chi volesse seguire gli aggiornamenti del blog in tempo reale, c’è sempre Facebook e Twitter.

Le intenzioni per un grande 2013 ci sono tutte, ora vediamo quanta strada faranno, con uno zaino da 40 litri sulle spalle.

Se incrociate la mia strada fate un fischio.


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