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Rieccomi gente, buon anno!Anche stavolta siamo sopravvissuti al capodanno e io, a dire il vero, l’ho fatto egregiamente. Cose bizzarre. Mi sono aggregata a due balde giovini (Viola Polemica ed Elena) che mi hanno proposto di andare a Milano a teatro a vedere qualcosa di estremamente intellettuale e intimamente complesso: il musical Disney La Bella e la Bestia. Ed è stato PAZZESCO.Ma partiamo da lontano. Tipo dal freddo vero che c’è stato tutto il giorno del 31 e che mi ha fatto pensare ancor di più a quanta segatura ci sia dentro al cervello dei ragazzini che vanno in giro con le caviglie nude e le scarpe di tela con -3°. O dal fatto che, arrivate in hotel - sorpresa sorpresa – c’era il riscaldamento della stanza rotto. Potrei scrivere un manuale di auto aiuto: “Cominciare bene, how to”. Comunque ci è andata di culo perché al posto della tripla abbiamo usufruito di tre splendide singole.Poi via nel gelo, guidate dall'app Citymapper (mai, mai, mai più senza).C’è stato dello shopping, finalmente ho comprato delle mutande non antistupro, volevamo fare merenda da California Bakery ma era chiuso, maledizione a loro.Abbiamo comprato una bottiglia di prosecco, Cipster e Tucper fare l’aperitivo, dato che ops, non avremmo fatto in tempo a cenare. Così, come delle signorine per bene, dopo esserci (o almeno, io l’ho fatto) messe calze di cachemire (vabbè, col 7% di cachemire, grazie Calzedonia), canottiera di lana (e seta, pare ‘na schifezza ma merita, grazie Intimissimi e Mic per averla suggerita) e gonna strafiga che non indosso mai, abbiamo messo in borsa la bottiglia di prosecco e l’abbiamo bevuta strada facendo. (“Io ho ancora i Tuc!”)Dopo aver fermato un taxi tipo Carrie in Sex and the City, abbiamo raggiunto il Teatro degli Arcimboldi che è tipo altrove.Ci hanno munito di pacchettino con bicchiere e panettoncinoe siamo andate ai nostri posti. Ed è iniziata la meraviglia. Tutto in inglese (ma ci sono i sottotitoli), perché è il musical originale di Broadway, i costumi stupendi, le scenografie pazzesche, i balletti, poi i cantanti non ne parliamo proprio. Sembravano finti. C’era pure l’orchestra vera.Una magia.(Ecco, magari il famoso vestito giallo di Belle sarebbe stato meglio farlo senza maniche a sbuffo, che mi sembrava Barbie Luce di Stelle direttamente dagli anni ’80)Gran finale, brividoni giù per la schiena e mancano dieci minuti a mezzanotte.Ci danno le bottiglie di spumante, il cast esce sul palco, conto alla rovescia, un signore apre la nostra e via, evviva, buon 2015.Due minuti dopo “Scusate, c’è qui un ragazzo che deve dire una cosa importante”. E uno del cast chiama sul palco la sua ragazza.“NO CAZZO, NON LE CHIEDERÀ MICA DI SPOSARLO, ADESSO MI BUTTO DI SOTTO”.Discorsone strappalacrime ma anche un po’ divertente, “I love you” e il pubblico già urlava, poi si inginocchia, tira fuori il brillocco “Would you marry me?”, ovviamente lei dice di sì, il pubblico esplode mentre Bruno Mars dagli altoparlanti cantava “Hey baby, I think I wanna marry you”. E io con i lacrimoni. Sembrava un film. Ma sul serio. “Detto ciò, è meglio bere”, e ho trovato opportuno finire il prosecco rimasto tutto in un sorso, direttamente dalla bottiglia.Prosecco che ci ha messo una discreta allegria addosso, del tipo che si è provato a fermare un tram mostrando le gambe e ci si è quasi riuscite.Poi, come delle brave signore per bene, siamo andate a fare il cenone. Da Burger King. Alle ore 2.30. In mezzo ai ragazzini ubriachi.Infine, il freddo ha avuto la meglio e abbiamo chiamato un taxi per tornare in hotel. Piccolo dettaglio, io ho dormito con il maglione sopra il pigiama e con le calze di lana sotto ai pantaloni. E tre coperte. Ho preso pochissimo freddo insomma. Fatto sta che è stato un capodanno meraviglioso. Andate a vedere La Bella e la Bestia se ne avete l’occasione. E buon 2015.
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