Non ce la farò mai a postare questo recap il primo del mese, il ritardo è insito in questa challenge, ma va bene, ce ne faremo una ragione :D. Ammetto che ieri era proprio l’ultimo dei miei pensieri postare i risultati del mese della challenge visto che si è laureata Sister e che non ci sono stata tutto il pomeriggio/sera, visto che siamo andate a festeggiare. Ma bando alle ciance e veniamo a noi…
A giugno ho letto 13 libri e ne posso inserire solo due nella lista della challenge. E se uno è consigliatissimo… l’altro insomma, giudicate da soli!
9- Un libro scritto da un autore donna
The Song of David by Amy Harmon
Trama: Lei ha detto che ero come una canzone. La sua canzone preferita. Una canzone non è qualcosa che puoi vedere. È qualcosa che puoi sentire, qualcosa con cui muoverti, qualcosa che scompare dopo che l’ultima nota è stata suonata. Ho vinto il mio primo combattimento quando avevo undici anni, e ho tirato pugni fin da allora. Combattere è la cosa più pura, vera e più elementare che esista. Alcune persone descrivono il paradiso come un mare di bianco senza fine. Dove i cori cantano e le persone amate ti aspettano. Per me, il paradiso era qualcos’altro. Suonava come la campana di inizio di un incontro, sapeva di adrenalina, bruciava come il sudore negli occhi e fuoco nelle viscere. Appariva come una folla urlante e un avversario che voleva il mio sangue. Per me, il paradiso era un ottagono. Finché non ho incontrato Millie e il paradiso è diventato qualche altra cosa. Io sono diventato qualche altra cosa. Sapevo di amarla quando la guardavo stare in piedi perfettamente immobile al centro di una stanza affollata, con le persone che andavano avanti indietro, parlottando, strusciando contro di lei, la sua postura perfetta da ballerina che non crollava, il suo volto in alto, le sue mani aperte ai lati. Nessuno sembrava vederla, ad eccezione dei pochi che le passavano vicino, gettando sguardi esasperati al suo volto impassibile. Quando realizzavano che non era normale, scappavano via. Perché nessuno la vedeva, ed è stata la prima cosa che ho visto io? Se il paradiso era un ottagono, allora lei era il mio angelo nel centro, la ragazza con il potere di gettarmi a terra e sollevarmi di nuovo. La ragazza per cui volevo combattere, la ragazza che volevo per me. La ragazza che mi ha insegnato che qualche volta gli eroi più grandi non vengono cantati da nessuno e le battaglie più importanti sono quelle che pensiamo di non poter vincere.