In questo periodo, ma in realtà da sempre, si fa un gran parlare intorno alla necessità o meno di “piegarsi” (o aprirsi, fate voi) al nucleare, trovare il modo di sfruttare energie alternative. Ovviamente non mancano le voci e gli strumenti per poter dire la propria sull’annosa questione e un tassello in più in questo mosaico arriva da un romanzo italiano, recentemente uscito per Edizioni della Sera.
2025 Blackout. Una storia possibile, scritto da Renato Riva, è ambientato nella Corsica del 2025 avviata alla totale indipendenza energetica, alla piena eco sostenibilità e che già vive nella società all’idrogeno.
Un eden nel quale si decide di utilizzare la scoperta di un giovane ricercatore italiano emigrato in California: una tecnologia solare dal rendimento eccezionale e dall’impatto visivo nullo.
Queste scelte ponderate e generose per la salvaguardia dell’ambiente si contrappongono a quelle dell’Italia dove la sua innovazione è duramente osteggiata da un sistema che ha scommesso sul nucleare e che non tollera deviazioni.
La vita per l’inventore diventa difficile, oggetto di attenzioni sgradite. Da qui si apre il quasi “thriller ecologico”, il romanzo a sfondo ambientalista ammiccante agli americanissimi L’Anno dell’Inondazione o ai nostrani autori che fanno parte della scuderia Edizioni VerdeNero.
L’autore ha poi un sito (http://www.renatoriva.com) in cui manifesta tutto il suo amore per l’ambiente, rivendicando la sua posizione circa la cura che tutti dovremmo avere per il nostro pianeta e soprattutto su come le menti migliori dovrebbero riunirsi.
Un libro da leggere per poter imparare a vedere la nostra realtà attraverso la fiction.
Buona scelta
IBD