
Negli ultimi anni è aumentato il numero di persone che per motivazioni etiche o salutistiche ha scelto di eliminare la carne dalla dieta
Negli ultimi anni è aumentato il numero di persone che per motivazioni etiche o salutistiche ha scelto di eliminare la carne dalla dieta. Eppure nel 2050 potremmo diventare tutti vegetariani per forza, come unica soluzione per far fronte all'aumento demografico unito alla scarsità di acqua. Tale prospettiva è contenuta in un rapporto dello Stockholm International Water Institute, pubblicato in occasione della Settimana Mondiale dell'Acqua, conferenza annuale organizzata con i principali esperti dall'istituto svedese.
“Non ci sarà abbastanza acqua per produrre il cibo necessario ai due miliardi di persone in più che ci saranno nel 2050 – ha scritto Malik Falkenmark, autrice del capitolo del rapporto sul tema - soprattutto se si manterranno i trend attuali, che vedono il mondo avvicinarsi a una dieta di tipo occidentale con il 20% delle proteine assunte derivanti dagli animali”.
Il documento ha elaborato diversi scenari di consumi di cibo, comparandoli con le stime sulla disponibilità d'acqua e sull'incremento demografico previsto, ricordando che per produrre un chilo di carne servono migliaia di litri d'acqua.
Secondo il rapporto l'unico scenario possibile vede un consumo di carne corrispondente al massimo al 5% del totale, e l'introduzione di un sistema di commercio del cibo che faccia in modo che i paesi che hanno un surplus d'acqua riescano ad aiutare quelli che affrontano episodi di siccità.
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