21/03/1960 – 21/03/2014: 54 anni di lotta al razzismo
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Il 21 marzo è la giornata internazionale contro il razzismo. La data è stata scelta in memoria dei 69 uomini che persero la vita a Sharpeville in Sud Africa, nel 1960, quando la Polizia aprì il fuoco sui manifestanti che protestavano contro la decisione del Governo di inserire un lasciapassare per i sudafricani di colore che dovevano andare in zone popolate da persone bianche.
Quello che si denuncia oggi non è molto cambiato dal passato: la crisi finanziaria ha portato l’Unione Europea e le maggiori istituzioni internazionali a intervenire sulla politica economica tralasciando invece i problemi che colpivano e continuano a colpire alcune persone persone, perchè di colore, di etnia o di religione diversa da quella dell’uomo bianco.
In Italia, la forma del razzismo la si può osservare ogni giorno, semplicemente pensando che alcuni seggi in Parlamento sono occupati dai membri della Lega Nord, il partito di estrema destra che da anni millanta un’indipendenza del Nord, a scapito proprio del Sud Italia, oltre che a manifestare un vero e proprio astio verso gli immigrati.
I politici, italiani, europei e stranieri fino ad oggi non hanno di certo fatto molto affinchè si risolva il razzismo a livello internazionale, e questo si è potuto vedere con la nascita di vari gruppi politici di estrema destra anti euro, razzisti e xenofobi. A rivedere le manifestazioni, hanno potuto fare di più le associazioni che la politica, la quale dimostra di aver le mani legate di fronte a certi temi.
Forse, per l’Italia e l’Europa, non è arrivato ancora il momento di dimostrarsi aperti anche alle altre popolazioni.
di Alessandro Bovo
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