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22/06/2015 - L'enciclica di Papa Francesco sull'ambiente, fatto di portata storica

Creato il 22 giugno 2015 da Orizzontenergia

Laudato si'

22/06/2015 - L'enciclica di Papa Francesco sull'ambiente, fatto di portata storica

L'Encliclica di Papa Francesco invita ad una conversione ecologica a livello planetario, conditio sine qua non per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e salvaguardare l'ambiente bene comune.

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«L’Enciclica di Papa Francesco sull’ambiente è un fatto di portata storica che riempie di soddisfazione quanti hanno a cuore il futuro dell’umanità e gli equilibri del pianeta terra», questo il primo commento di Mario Salomone, Presidente della Federazione italiana media ambientali (FIMA), all’Enciclica Papale “Laudato si’”.

La Chiesa Cattolica, con il suo miliardo e trecento milioni di aderenti, può essere un formidabile strumento di trasformazione di un modello socio-economico che giustamente il pontefice mette in discussione e in cui pretesa di dominio sulla natura, ingiustizia sociale, illusione di una crescita illimitata sono facce di una visione del mondo che occorre superare, si legge in un comunicato della FIMA.

La “conversione ecologica” (concetto già espresso anni fa da un ambientalista di formazione cattolica come Alexander Langer) cui invita l’enciclica – conclude il Presidente della FIMA ‒ merita una copertura giornalistica costante, dibattito e approfondimenti.

L'intero comunicato stampa della FIMA è disponibile qui.


«L’Enciclica testimonia l’urgenza delle azioni di contrasto al cambiamento climatico - dichiara Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili. Le energie rinnovabilienergie rinnovabili
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell'uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l'acqua
- la geotermia
- le biomasse
forniscono un contributo fondamentale per raggiungere rapidamente gli obiettivi di tutela ambientale evidenziati da Papa Francesco, che si propone, non solo come guida spirituale, ma anche come leader all’avanguardia, portavoce di un messaggio di speranza per il futuro del nostro pianeta».

Come sottolineato dal Santo Padre, al fine di garantire la sopravvivenza degli ecosistemi terrestri e acquatici e la proliferazione della stessa vita umana, è indispensabile promuovere un maggiore sviluppo dell’energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
rinnovabile. Gli effetti negativi del riscaldamento globale sono infatti ormai incontrovertibili e tali da richiedere un radicale cambiamento nel paradigma di produzione dell’energia.

L'intero comunicato stampa di assoRinnovabili è diponibile qui.


«Dopo questa Enciclica sarà difficile essere ecologisti senza essere anche un po’ francescani». E' con queste parole che Edo RonchiPresidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibilesviluppo sostenibile
Lo sviluppo sostenibile è quel tipo di sviluppo che garantisce i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere il futuro delle generazioni a venire. I tre obiettivi dello sviluppo sostenibile sono: prosperità economica, benessere sociale e limitato impatto ambientale. La prima definizione, risalente al 1987, è stata quella contenuta nel rapporto Brundtland, poi ripresa successivamente dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo dell'ONU.
, commenta l'Enciclica Papale sulla cura della casa comune.

«La prima cosa che mi ha colpito di questa Enciclica è la sua esposizione - ampia, aggiornata e puntuale - delle principali problematiche ambientali della nostra epoca: dall’inquinamento dell’aria ai rifiuti (con un preciso riferimento alla necessità di “un modello circolare di produzione”), dalla questione della disponibilità e qualità dell’acqua dolce e alla perdita di biodiversità, dall’inquinamento dei mari e degli oceani, al deterioramento della qualità della vita e della mobilità nelle città».

Per leggere l'intera nota del Presidente Ronchi clicca qui.


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