"L’eredità della luce. Mario Luzi, Andrea Zanzotto"
Un cammino tra luce e oscurità,
a cura di
Simone Giorgino, Luciano Pagano (letture dal vivo),
Orodè Deoro (pitture dal vivo),
Roberto Gagliardi (musica e suoni dal vivo)
Quello che importa non è la destinazione, ma il viaggio.
"L’eredità della luce. Mario Luzi, Andrea Zanzotto", ritornare a questi versi, come si ritorna a casa, ripercorrendo a ritroso un percorso che porta dalla luce all’oscurità, dal buio allo splendore. Non ci sono corone, qui, non ci sono tributi; quando siamo entrati nell’officina dei versi, nella fucina sonora degli incanti, sono stati loro i fabbri migliori, i primi incontri-scontri.
E insieme a loro Giudici, Bertolucci, Caproni, altri innesti intramoenia, altri travasi. Così diventano titoli, "al mondo", "semine del mazzaról", "(perché) (cresca)", "per lumina, per limina", e altri ancora. Così ti accorgi che in Zanzotto, ad esempio, il primo nitore cristallino che incontri è proprio quello di una sonorità e di una musica incantevoli, "con quel cuore che basta"; lo stesso quando Luzi riesce a dare la realtà cruda, mischiata a una rivelazione del metro, del verso. Due anime differenti, due isotopi attivi di uno stesso ossigeno.
Un nostos accidentale, un’evocazione, che si unisce in ciò che tra tenebra e luce trova luogo, ovvero sia l’immagine, ut pictura poesis, l’azione pittorica, lo spartito visuale improvviso di Orodè Deoro e l’intreccio con le note delle improvvisazioni del musicista Roberto Gagliardi.
La performance è alle 21.30, è meglio esserci prima, per apprezzare il contenitore virtuoso che è "Il tempo del sogno", una rassegna ‘nomadica’ che si svolgerà in Salento tra il 23 e il 24 agosto, con molti artisti e performance, allego qui di seguito il link al programma completo dell’iniziativa (con tutti gli eventi e i ‘tragitti’);
http://www.oikosostenibile.it/il-tempo-del-sogno/