A Shashamane, cittadina rurale vicino ad Addis Abeba, dal 1948 c’è una zona popolata da rastafariani provenienti dalle Giamaica e da altre isole caraibiche, i cosiddetti Figli della Diaspora Africana. Ras Tafari Makonnen – passato alla storia come Imperatore Hailé Selassié I°, che in lingua amarica significa Forza della Trinità – fece loro nel 1948 una donazione di 500 acri (2 km²) di terra per favorirne il rimpatrio. I primi insediamenti di singoli e gruppi familiari avvennero negli anni ’60, e la comunità arrivò a contare 2.000 persone.
Nonostante la confisca della terra nel 1974 da parte del dittatore Mengistu, la Piccola Giamaica, pur depauperata, resistette a guerra e carestie seguite a 17 anni di comunismo “all’africana”, e trovò nuovo slancio a partire dal 5 febbraio 2005: sarebbe stato il 60° compleanno di Bob Marley e migliaia di persone arrivarono da ogni parte del mondo per festeggiarlo con un concerto memorabile.
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Molte persone nel mondo considerano Shashamane come la Terra Promessa, la Nuova Gerusalemme, e questo villaggio è diventato un punto di riferimento internazionale per misticismo, musica, arte e cultura.
La gioventù di Shasha oggi è rappresentata principalmente dai figli di quei pionieri, ragazzi cresciuti tra due mondi che esprimono la nuova cultura jamaric (unione della cultura giamaicana con quella amarica) e che sognano di sfondare nel mondo della musica reggae. E anche da giovani e meno giovani che, in questo mondo convulso, arrivano qui in cerca di stabili punti di riferimento e nuova spiritualità.
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a sin. Brother Filipin, a Shashamani dagli anni ’60
Questo film-documentario fa parte di un progetto più ampio che mira a installare a Shashamane uno studio di registrazione musicale per i giovani e a produrre una compilation musicale dove i giovani di Shasha canteranno le loro canzoni in collaborazione con i più importanti artisti reggae internazionali, al fine di promuovere lo scambio culturale attraverso la musica e le arti e per dare visibilità internazionale a questi giovani di talento dell’Etiopia.