Oggi il Presidente della provincia di Bolzano/Alto-Adige/Südtirol/Sudtirolo/South Tyrol e chi più ne ha più ne metta ha incontrato il Ministro delle Regioni Fitto per parlare dell’annoso problema dei cartelli di montagna. Non sto qui a fare il riassunto delle puntate precedenti (qualsiasi telenovela brasiliana impallidirebbe al confronto). E neppure riesco a dire che cosa – concretamente – uscirà da questo nuovo episodio (temo nulla). Prendo nota (dal Corriere di oggi) che Durnwalder ha sottoposto al Ministro una lista di 220 nomi che dovrebbero tornare a figurare solo in tedesco. Tra questi risaltano i casi dell’Alta via della Vetta d’Italia (Lausitzerweg, l’unico nome sul quale si erano trovati in disaccordo i componenti della Commissione paritetica Stato-Provincia oggi dispersi nel nulla!), di una cospicua teoria di rifugi, ma anche calibri “identitari” da novanta come Malga Sasso (Stein Alm), Monte Cavallo (Rosskopf), Passo Giovo (Jaufenpass) . Nonché l’immancabile lago Rodella (Radlsee).
Dal lancio di un’agenzia mi pare Durnwalder abbia dichiarato “risolveremo il caso prima dell’estate!” Ottimista. O forse solo impreciso, visto che s’è scordato di dirci di quale estate si tratta. Azzardo: l’estate del 2319. Forse.