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24 febbraio 2013, l’Italia al voto: andiamo alle urne, sognando un po’

Creato il 23 febbraio 2013 da Cortese_m @cortese_m

20130223-112225.jpgCi siamo quasi, domani andremo tutti alle urne per rinnovare un Parlamento oggettivamente inadeguato, composto di persone lontane dalla gente e dai problemi comuni e oltretutto formato da tantissimi elementi che hanno pendenze piccole e grandi con la Giustizia.

I candidati, auto-candidati, a rinnovare e rilanciare il nostro Paese – che si trova ormai da troppo tempo in una pericolosa recessione economica ed in un periodo di grossa crisi politica e morale – sono tanti, anche troppi e troppo variegati, aspetto preoccupante sopratutto in vista delle future e necessarie alleanze post-voto.

Oggi è una giornata di silenzio elettorale pre-voto, e menomale perchè nelle ultime settimane non abbiamo avuto tregua dal vedere e parlare soltanto di Berlusconi-Monti-Bersani-Grillo-Vendola-Casini-Ingroia, ma è una giornata in cui ognuno può leggittimamente sperare e sognare che qualcosa in questo Paese possa davvero cambiare, che si possa recuperare almeno un pezzo di speranza per le generazioni presenti e future.

Il mio sogno ad occhi aperti è quello di svegliarmi la mattina del 26 febbraio – ad operazioni di scrutinio terminate – e sapere che l’Italia ha un Governo stabile, un Parlamento composto di persone perbene, e che per i cittadini perbene si apre una nuova era.

Sogno che il nuovo Ministro dell’Economia possa essere una casalinga, abituata quotidianamente a fare i conti al mercato, a far quadrare le spese ed a sfamare la propria famiglia con i pochi soldi che ogni giorno ha nel portafogli.

Sogno che il nuovo Ministro del Lavoro possa essere un Lavoratore qualsiasi, magari un rappresentante dei Lavoratori in una qualsiasi azienda, abiatuato a confrontarsi quotidianamente con i problemi dei Lavoratori vivendoli lui stesso ogni giorno in prima persona.

Sogno che il nuovo Ministro della Sanità possa essere un medico di provincia, abituato a rimboccarsi le maniche per risolvere i problemi di chi sta male, e lontano dalle logiche di potere e di sistema dei grandi Professori e Primari delle mega strutture di città.

Sogno che il nuovo Ministro degli Interni possa essere un maresciallo di periferia abituato a gestire i problemi come farebbe un buon padre di famiglia.

Sogno che il nuovo Parlamento possa essere composto di persone perbene, lontano da logiche di potere, di arroganza, di prepotenza, di interesse personale. Che chi sceglie liberamente di dare se stesso alla Cosa Pubblica sappia a priori che risponderà di abusi e ruberie, che il suo sarà un incarico limitato nel tempo, e che la maggior soddisfazione e gratificazione per sé gli potrà arrivare dal dare sè stesso per il bene comune.

Sognare non costa nulla, facciamolo insieme e magari qualcosa accadrà.

Un consiglio: votantonio!

nanni


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