Non molto lungo e ben scritto il libro scorre via veloce lasciando un pò di amaro in bocca man mano che si procede nella lettura per via delle sofferenze patite dalla protagonista nella sua breve e triste esistenza, sofferenze che senz'altro sono toccate davvero a molte persone che vivono gli orrori di guerre infinite tutti i giorni.
Nonostante la consapevolezza che finchè ci sarà l'essere umano ci saranno guerre e violenza e nonostante le difficili condizioni vissute Samira ama la vita e ne ha rispetto, lo si evince quando da giovane guerrigliera risparmia la vita a due persone anziane poi uccise da una compagna d'armi e quando sogna un mondo migliore dove tutti possano vivere in pace e armonia.
Senza giudizi sulla guerra tra Palestina e Israele e senza moralismi inutili l'autrice cerca di vivere le sofferenze di questa giovane ragazza in un Paese che mostra un'estrema disciplina religiosa e un'estrema discriminazione femminile.
Mi sento di consigliare a tutti questo libro perchè scritto bene e perchè trovo sia molto interessante conoscere giovani autori e autrici sconosciuti/e ai più.
Unica nota stonata a mio avviso è il fatto che in diversi punti si nota molto il filtrare una mentalità islamica attraverso la mente e le esperienze di una persona europea.
Buona lettura a tutti.
Nel 2005 esordisce con il libro "Ultime 24 ore di una kamikaze" da quale il regista Francesco Apolloni trae un' opera teatrale "Prendimi con Te".
"La leggenda di Marko Kraljevic" è il suo secondo libro.