In tempi di crisi, per risparmiare sulla bolletta bisogna prestare attenzione a tutto. Un buon modo per cominciare a “fare economia” è quello di confrontare le offerte per la fornitura del gas riscaldamento e quelle per l’energia elettrica, così da trovare l’operatore e la tariffa più convenienti alle proprie esigenze, magari utilizzando un comparatore gratuito online che ci aiuti nella scelta.
Bisogna infatti tenere a mente che le soluzioni che il mercato offre sono moltissime. Si può optare infatti, per una tariffa monoraria o bioraria, o ancora “affidarsi” al libero mercato o restare in un regime di maggiore tutela, dove i prezzi massimi per la fornitura di energia elettrica sono stabiliti dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg). Questo, come detto, è certamente un buon inizio, ma il secondo passo necessario per alleggerire la bolletta è sforzarsi di ridurre al minimo gli sprechi.
Infatti, a volte anche gli elettrodomestici spenti possono nascondere “consumi invisibili”. Per evitare di consumare inutilmente più del dovuto – e quindi ricevere una bolletta più salata – è bene ottimizzare le prestazioni dei nostri apparecchi elettronici.
Dalla lavatrice al frigorifero, fino alla tanto amata TV: sì, perché l’elettrodomestico probabilmente più amato dagli italiani - talmente abituati ad averlo in casa da considerarlo quasi “parte della famiglia” - incide e non poco sulla spesa.
Se consideriamo che gli italiani trascorrono mediamente 5 ore della propria giornata davanti alla TV, in un anno intero i consumi medi di energia ammontano a 180kWt. Cioè il 4% sul consumo energetico totale, che si traduce in un range che va dai 50 ai 200€ di spesa all’anno.
Ottimizzando il nostro apparecchio elettronico e prestando attenzione ad alcuni parametri nella scelta del televisore da acquistare, si può ridurre questa spesa di molto.
Prima di tutto, a modelli diversi corrispondono diversi consumi energetici.
I televisori al plasma di ultima generazione consumano molto di più degli schermi LCD, che assorbono quanto il vecchio tubo catodico. Nell’acquistare un televisore, l’indicazione della classe energetica dell’apparecchio è fondamentale per capire quanto consumerà nelle nostre case, unitamente alla dimensione dello schermo. Per un 46 pollici, ad esempio, la classe A consumerà fino a 103 kWt, l’A+ a 83 kWt, l’A++ a 63kWt e così via.
Importante è anche l'illuminazione che impieghiamo quando guardiamo la TV: quella a LED arriva a far risparmiare fino al 40% rispetto al plasma e fino al 25% rispetto alle comuni lampade fluorescenti. In generale, guardando la TV è sempre preferibile ridurre l’uso dell’illuminazione artificiale, sia intorno che dietro lo schermo. Inoltre, impostare la “brillantezza” dello schermo con l’illuminazione al minimo aiuta a ridurre i consumi di energia elettrica.
Anche lo stand by non è sempre un amico. Erroneamente si pensa che un apparecchio in stand by stia consumando pochissimo, proprio perché non lo stiamo attivamente utilizzando, eppure assorbe ugualmente energia.
Quando spingiamo il tasto “off” sui telecomandi, infatti, la maggior parte dei televisori a schermo piatto vanno soltanto in stand by invece di spegnersi completamente. Proprio per questo motivo è consigliabile scegliere un apparecchio che abbia anche il pulsante per lo spegnimento generale del televisore.
Fonte: SuperMoney
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