Sotto il titolo del blog campeggia una foto in bianco e nero. E’ un ponte. Ma non un ponte qualsiasi. E’ il ponte 25 Aprile di Lisbona.
Quella foto sta lì perchè mi piace, perchè mi ricorda una citta molto amata, in cui l’Uomo ed io siamo stati (parecchio) felici. Una città in cui tornare è sempre una festa.
Quella foto sta lì, però, anche perchè mi piace quel che simboleggia. Perchè i ponti, per loro natura, uniscono, anziché dividere.
Ed anche perchè simboleggia una data di libertà (per due Paesi, addirittura).
Le file di quanti nati in Italia sotto la dittatura, si stanno assottigliando. Forse è per quello che diventa più facile dimenticare.
Non facciamone, ogni volta un problema di pacificazione. In questo Paese non c’è più niente da pacificare. Al massimo ci sono memorie da rispettare. Chi è morto, nella guerra di liberazione, è morto per tutti. Anche per quelli che stavano dall’altra parte.
Perchè gli sconfitti hanno potuto sempre esprimere liberamente il loro pensiero (o perlomeno esprimerlo senza finire in galera), ma sappiamo tutti che non sarebbe valso il contrario. Quindi no, non è la stessa cosa.
E libertà è più di una parola. E’ un modo d’essere, pensare, sentire. E’ sapere che i tuoi diritti finiscono dove iniziano quelli di un altro. E pure, però, lottare, sempre per non rinunciare alle tue idee.
Libertà è sapere di poter dire che piove, che il governo è ladro e che l’opposizione è connivente senza timore di vedersi sfondare la porta di casa a calci.
Libertà è poterlo fare a stomaco pieno, fatto non trascurabile
Libertà è poter tenere un blog su internet, ed eventualmente metterci la faccia, come l’altra sera, senza nulla temere.
Libertà è poter commentare su quei blog.
Libertà è poter partire, sapendo di poter tornare senza che nessuno ti attenda con delle manette alla frontiera (a meno di aver infranto le norme del codice pensale, ma questa, ammettiamolo, è altra storia)
Libertà è poter credere in un dio, oppure non crederci.
Libertà è poter vedere un film, leggere un libro, ascoltare una canzone che piace a te. E non quella che un altro ha scelto per te.
Libertà è il fatto che qualcuno sia morto per consentire a Salvini di dire le cazzate che dice. E guardate che è dura da digerire, pensare che qualcuno sia morto per permettere a lui (e quelli come lui) di farneticare.
Libertà, però, è anche il dovere di difenderla. Da tutto e da tutti. E questo riguarda tutti e ciascuno.