Fu uno dei pugili più forti e famosi di tutto il pianeta, non solo per il suo stile canzonatorio e provocatorio (si dice che lo stesso Apollo Creed, il personaggio della saga di Rocky, sia ispirato proprio ad Alì), ma anche per il suo modo di combattere, tutto un movimento di gambe, che lo ha reso inimitabile nella sua categoria.
La sua natura un po’ teatrale lo ha portato in diverse occasioni a commettere gesti eclatanti per la ricerca della giustizia razziale e sociale. La sua carriera fu interrotta perché si rifiutò di combattere nella guerra del Vietnam, adducendo come giustificazione che i Vietcong non lo avevano mai offeso per la sua razza e che lui quel paese lo conosceva solo in TV!
Non solo, si narra che nel 1960 buttò in un fiume la medaglia d’oro che aveva vinto alle Olimpiadi a Roma, come gesto di rottura nei confronti del suo paese, dove la discriminazione razziale era all’ordine del giorno, anche per uno famoso e importante come lui. Tranquilli, nel 1996 quando comparve in pubblico come tedoforo alle Olimpiadi di Atlanta gliene fu riconsegnata un’altra.
MUHAMMAD ALI’, ALIAS CASSIUS CLAY, IL 25 FEBBRAIO 1964 CONQUISTO’ IL TITOLO DI CAMPIONE DEL MONDO DI PESI MASSIMI SOTTO IL COMBATTIVO SEGNO DEI PESCI