Ritorno saltato perché bho, il tempo è scivolato pure oggi e sono tipo le due passate, di notte, ed ecco…partiamo domani mattina e in realtà non ho davvero nulla nulla nulla da voler scrivere, sono schiantato sul divano, occhi appannati e un gran casino nello stomaco. Pensavo però, che se c’è una cosa che sento cambiare in questo periodo, è che se gli anni passati dopo qualche giorno desideravo tornare alle mie placide comodità di sempre, ora il distacco da casa mia lo vivo in tranquillità…indice forse di desiderio di indipendenza, di doccia tua e frigorifero con dentro roba che compri te, letto King size di proprietà esclusiva, nessun “fate silenzio che ci sono i miei che dormono” e solitarie luci al neon.
Chissà se sarà realtà quest’anno…ci potrei provare, me lo dico quando organizzo i miei piani d’attacco al futuro anche se prima, che stavo in una doccia di quelle con la scatola attorno da fare in piedi e mi godevo acqua calda scrosciante ed occhi chiusi, pensavo che a casa mia però ho la vasca lunga che ci sto a meraviglia e io spesso mi ci faccio bagni di ore per pensare e riflettere e scrivere nella mente. Vai sempre a perdere qualcosa nei cambiamenti…magari solo una grossa vasca…ma a volte anche famiglia e amore, comodità, compagnia, voci che ridono e parlano, protezione…questa vita pare sempre un enorme universo a forma di bilancia da tenere in equilibrio, dare e avere, perdere e guadagnare.
Quello della moglie ubriaca e la botte piena…presente no? Ecco, quello si che aveva capito il dramma delle scelte e la vera forma della vita.
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