Sono stato in giro tutto il giorno…mi sono anche seduto al Carducci, dove c’è il mio amore segreto che lavora…e stavo li con due amici a lamentarmi del fatto che usciamo troppo poco, che mancano elementi fondamentali in compagnia per smuovere ancora più le serate “servirebbero due ragazze e altri due e tre…andrei in giro a spaccarmiammerda ogni giorno” dice uno…la pensa come me.
Siamo lamentosi e non ci va mai bene nulla. Io a logica non dovrei lamentarmi tipo…famiglia perfetta, amici a iosa, lavoro incerto ma ce l’ho e mi pagano bene, mi diverto, mi sfondo di passioni, faccio mille cose ogni giorno senza sentirmi nella trappola della routine eppure, piango perché non è abbastanza, non ho la ragazza bella simpatica intelligente e anche se l’avessi non mi basterebbe, vorrei qualcos’altro…andrei a cercare altre mancanze confrontandomi con gente che forse ha solo una piccola cosa che funziona nella loro vita ma che a me manca e ne avrei il desiderio spasmodico da ingordo. La gente che attorno mi dice “pensa a quegli stronzi che non hanno nulla” e hanno ragione…e a me dispiace pure, ci penso forse dodici secondi a quei poveretti e alle mie fortune. Poi, torno a vedere il mio bicchiere mezzo vuoto anche se dentro c’è tanta acqua che cola dal bordo.
Sono ingrato, forse lo sarò sempre con la vita…non vedo il limite in cui posso dire “basta cosi…mi sta bene”, non riesco ad accontentarmi, non riesco a non piangermi addosso, non riesco a non pensare a quadrature di cerchi e sfere…i Negrita cantavano “quando tutto è troppo basta quel che hai” ed è vero e bellissimo…gran pensiero…un tempo quando non sapevo nemmeno cosa fosse l’ambizione e non fare un cazzo era la mia felicita ci credevo fermamente…ma era una scusa, me lo facevo andare bene a forza…che in quella canzone dicevano anche “…e forse un giorno lo capirai”…e magari ci arriverò prima che la vita mi tolga tutto facendomi assaggiare la vera sfortuna…non lo so, ma oggi mi lamento, oggi ancora non lo riesco a capire.
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