feb 25, 2014 Scritto da Umberto Migliaccio
Il nostro pagellone sulla 25a giornata di Serie A:
Voto 0 al tifo italiano che, in questo anno calcistico 2013/2014, si sta rendendo assoluto protagonista, ovviamente in negativo.
Voto 1 alla classe arbitrale italiana. Ogni settimana si moltiplicano gli episodi dubbi e riaffiorano spettri del passato. Le ultime polemiche riguardano il fallo di Pazzini sul gol di Rami, il rigore netto non assegnato al Toro e la mancata espulsione di Vidal.
Voto 2 alla rissa nel finale di Parma-Fiorentina. Rosso per Munari e Borja Valero che costa 4 giornate di squalifica al centrocampista viola: addio Juve e Napoli.
Voto 3 all’ “amuleto” Thohir. Il presidente dell’Inter proprio non porta bene alla sua squadra. Voto 3 anche a Mazzarri e alla sua allergia ai giovani.
Voto 4 ad un Napoli troppo distratto che si fa recuperare nel finale dall’ex Calaiò. L’Arciere chiede poi scusa ai suoi vecchi compagni.
Voto 5 alla prova della Samp in balia del Milan dal primo minuto. Mihajlovic porta in campo giocatori poco cattivi e quasi rassegnati.
Voto 6 all’incredibile striscia positiva del Parma ininterrotta dal 6 novembre. L’Europa non sembra più una sola utopia.
Voto 7 al Milan che conquista l’ennesimo risultato positivo grazie ai nuovi arrivati. Rami e Taarabt si stanno rivelando, da scarti delle società di appartenenza, dei grandi giocatori.
Voto 8 alla Juve di Tevez. La squadra non brilla nel derby, ma basta una magia dell’argentino per guadagnare i 3 punti. Con 14 gol in campionato e capocannoniere in carica, l’Apache “chiama” Sabella.
Voto 9 alla Roma che, pur senza un bomber da doppia cifra, come Higuain e Tevez, continua la sua rincorsa ai bianconeri. Nainggolan suona la carica: i giallorossi vogliono lo scudetto.
Voto 10 ai ragazzi del ’77 Toni e Di Natale. Due campioni sempreverdi e trascinatori delle rispettive squadre. Il capitano dell’Udinese raggiunge anche Batistuta per il numero di reti segnate nella Serie A. Lunga vita al Totò friulano.