Durante la Rivoluzione Francese, per la prima volta nella storia europea, un gruppo di uomini venne incaricato di redigere un documento, una Carta con carattere di universalita’ che sancisse quelli che sono i diritti inalienabili e immutabili di tutti gli uomini, che nessun assetto politico o legge avrebbe mai piu’ potuto toccare. Mai piu’ (questo dovremmo forse ricordare ai governanti attuali, di tutti i paesi di tutto il mondo).
Il testo consta di una premessa e 17 articoli, e forni’ la traccia piu’ importante che sarebbe poi stata seguita nel redigere la prima Carta Costituzionale francese.
Il testo esordisce con la frase: “Tutti gli uomini nascono e rimangono liberi ed uguali in diritti”.
Chissa’ se oggi, nel presente, chi governa i popoli di cui e’ abitato il pianeta, rammenta la sua composizione umana, e dunque quanto il proprio lavoro dovrebbe andare nella direzione di migliorare le condizioni UMANE di vita sullo stesso? O proprio oggi che tutto questo viene considerato ovvio, i nuovi diritti inalienabili sono diventate le cose di cui siamo circondati e il maggior diritto e’ ormai considerato il guadagno, a discapito di tutto e senza considerare la vera qualita’ di vita degli esseri umani???
I nostri antenati insegnano…
IL 26 AGOSTO 1789, SOTTO LA STELLA RAZIONALE ED EQUA DELLA VERGINE, veniva pubblicata LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO E DEL CITTADINO