Archiviata la ricorrenza di ieri, particolarmente sentita in quanto era un decennale, riaccompagnati i superstiti vecchietti col fazzoletto rosso al collo nelle case di riposo dalle quali erano stati prelevati per essere rimessi in naftalina fino al prossimo anniversario – ammesso che sopravvivano fino al 2016 -, sorbitami controvoglia le solite ovvietà retoriche con annessa “Bella ciao” (ma ero al pub, dove la televisione era sintonizzata su Sky, e si sa che aria tira su quel canale), posso tirare un sospiro di sollievo.
Posso esprimere finalmente il mio pensiero, dire che una certa fazione politica si è appropriata dell’evento, che i tedeschi si sono arresi alle truppe anglo-americane e non certo ai partigiani.
Non voglio sminuire l’apporto, per quanto piccolo, che hanno dato, ma se non ci fossero stati gli Alleati, con grande dispiegamento di mezzi e con alte perdite di uomini (Anzio ricorda qualcosa? ), ora dove saremmo? Lasciamo perdere le sterili polemiche di chi ora dice che siamo servi degli Stati Uniti, ma meglio loro dell’URSS per il quarantennio seguente.
E poi, tutti questi giovani che scendono a protestare in piazza, loro che la Resistenza nemmeno sanno cosa sia perché fino a un paio di decenni fa a scuola la Seconda Guerra Mondiale nemmeno si studiava, anzi era proprio assente dai testi scolastici, cosa manifestano a fare? O hanno solo il cervello intriso dalle idee che hanno inculcato loro le nuove generazioni di insegnanti cresciute a pane e Marx?
Questi ignorantelli (proprio nel senso che ignorano) che contestano la Brigata Ebraica che combatté per la NOSTRA liberazione, mentre il capo dei loro amati palestinesi, il gran Mufti di Gerusalemme parteggiava per i nazisti?
E poi perché dire che i partigiani erano tutti bravi e buoni? Certe torture da loro commesse non hanno nulla da invidiare alle sevizie dei tagliagole dell’odierno ISIS.
Iniziando da quanto perpetrato alle ausiliarie della RSI e finendo con l’assassinio senza processo di Mussolini (che avrebbe dovuto essere consegnato agli alleati) e la porcata di piazzale Loreto, dove si comportarono peggio degli animali.
In poche parole, preferirei che questa ricorrenza, simbolo solo di una guerra fratricida e delle peggiori, venisse cancellata e cadesse nell’oblio.
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Inviato dal Veloce promemoria
Archiviato in:così la penso io, Notizie e politica Tagged: 26 aprile