Se siete lettrici attente vi starete chiedendo: e che ci fai tu qui?? Il nostro Al Manakko segue infatti un rigorosissimo calendario di pubblicazioni che mai nessuno ha osato infrangere o scordare.
E invece ieri la Allie, che di noi quattro è sempre stata la pioniera dell’azzardo, mi manda un sms seduta sui ceci perchè per oggi proprio non ce la fa! Eccomi qui, dico io, ed in un attimo ho aperto Wikipedia, Mymovies e Biografieonline, le nostre fonti primarie di materiale. Un tripudio di nomi noti, la giornata facile che tutte sognamo: Mick Jagger, Sandra Bullok, Stanley Kubrick. Solo l’imbarazzo della scelta.
Ma, si sa, la “domanda a piacere” all’esame era sempre quella dove ti andavi ad incartare. Perchè se c’era un argomento che proprio non ti era rimasto nella zucca stai sicuro che con la domanda a piacere ti ci andavi, di spontanea volontà, ad impantanare dentro.
Per cercare una risposta a questa e ad altre milioni di domande ho deciso oggi di spegnere una candelina per il Professor Carl Gustav Jung, un uomo che ha dedicato la vita, nella Svizzera dei primi del ’900, a seguire con una torcia la più grande e misteriosa macchina che tutto genera e crea: la nostra mente. Senza di essa non ci sarebbe nè domanda nè risposta.
Cosa sappiamo, come impariamo e cosa ci muove. Noi, il nostro inconscio, le nostre pulsioni (la LIBIDO per lui), le convenzioni della comunicazione, la coscienza collettiva e gli archetipi da cui la nostra mente ci fa partire ma poi muovere all’infinito.
Io ammiro quest’uomo come il più grande esploratore immobile, impavido ricercatore di sè e di noi.
In più, come noi (più di noi!) fu astrologo e poi studioso degli UFO (rappresentazione collettiva dell’ignoto e futuro),del paranormale, dei Mandala buddisti e di alchimia…
Così l’uomo che più di tutti studiò il mondo scoprì che a muovere tutto è un’energia psichica, una forza inarrestabile ed invincibile dentro di noi.
CARL GUSTAV JUNG NACQUE A KESSWIL IL 26 LUGLIO 1875 SOTTO IL POTENTE SEGNO DEL LEONE.