Charles Monroe Schulz avrebbe spento oggi 91 candeline, circondato dai suoi amici di sempre, i Peanuts!!!
E, ironia della sorte, proprio l’Al-manakko di ieri mi fornisce un assist irrinunciabile: si parlava di Faletti, che in uno dei suoi thriller – Niente di vero, tranne gli occhi – associa proprio i personaggi del celeberrimo fumetto alle vittime del beffardo assassino.
E mi fa sorridere pensare che il 2 Ottobre i Peanuts abbiano compiuto 63 anni e che siano quindi coetanei di Faletti: la prima striscia è stata infatti pubblicata nel 1950, dopo un primo rodaggio con il titolo di Li’l Folks.
Nonostante il nome fosse un altro (probabilmente più gradito allo stesso Schulz che trovava la parola peanuts poco dignitosa e pertanto inadatta all’umorismo delle sue creature) già dalla fine degli anni ’40 compare lui, Charlie Brown, alter ego di Schulz, con il suo inseparabile cane Snoopy.
E c’è da dire che le loro avventure, insieme a quelle di Lucy & Co, sono state e continuano ad essere trasversali, divertendo e commuovendo intere generazioni, da quella dei nostri genitori fino ad oggi: basti pensare che i Peanuts sono apparsi su circa 1600 quotidiani in 75 paesi, tradotti in più di 20 lingue – uno tra i più illustri traduttori italiani del fumetto è Umberto Eco.
Molte dicevamo le similitudini tra la vita di Charlie Brown e quella di Schulz, Sagittario pragmatico e creativo fino al punto di concepire la vita stessa come un’opera di creatività, trasposizione di alcune sue esperienze nell’universo umoristico del fumetto.
Tutti pronti allora a vedere la “famiglia” Peanuts sul grande schermo: sembra infatti ufficiale l’uscita nel 2015 del film tratto dall’ampia eredità lasciata da Schulz, che in 50 anni ha disegnato il suo fumetto in totale autonomia e senza mai avvalersi della collaborazione di “altri”, lasciando espressa in testamento la volontà che i suoi personaggi rimanessero autentiche creature nate dal tratto della sua sola penna.
CHARLES MONROE SCHULZ E’ NATO A MINNEAPOLIS IL 26 NOVEMBRE 1922 SOTTO L’UMORISTICO SEGNO DEL SAGITTARIO