La Juve vola, la Lazio incalza e la Roma non decolla: questo weekend potrebbe rivelarsi una giornata chiave per la classifica finale. A voi il nostro, immancabile, pagellone della 26ª giornata di Serie A.
Voto 0 al Cagliari. Sempre vero il detto “Non c’è 2 senza 3″: il 2-0 contro la Samp porta a tre il numero di sconfitte consecutive in questo campionato di Serie A e costa la panchina al povero Zola. Al suo posto Gulini richiama Zeman per sperare nell’impresa salvezza. Voto 0 anche a De Laurentiis, che sceglie deliberatamente di imporre lo “sciopero del silenzio” contro Sky senza degnarsi di addurre una motivazione.
Voto 1 alla Roma, sempre più sottotono. I 20′ finali contro la Juve si sono rivelati un fuoco fatuo: spariti carattere e grinta. Il pareggio arriva anche contro il modestissimo Chievo. Per Garcia, la lotta Scudetto è ormai archiviata: bisogna tenersi il secondo posto.
Voto 2 al Milan che, pur allungando la striscia di risultati utili consecutivi in Serie A, non riesce a vincere. Questa volta Pippo è stato beffato in pieno recupero. I rossoneri hanno smesso di sognare: squadra sempre più sconsolata.
Voto 3 al Torino che, pur segnando ben due volte, subisce tre reti ed è costretto ad arrendersi contro una rinata Udinese. Fine della corsa: la settimana perfetta è ormai alle spalle.
Voto 4 alla peggior Fiorentina della stagione: il poker calato all’Olimpico dalla Lazio è un brutto colpo per Montella e i suoi, che vedono interrompersi bruscamente la lunga serie di vittorie. Senza Gómez e con Salah stranamente sottotono, i viola si smaterializzano. Un risultato che potrà essere fatale nello spareggio per il terzo posto della Serie A.
Voto 5 al Napoli, che spreca ancora una volta l’occasione per avvicinarsi al secondo posto. Contro i nerazzurri non basta neppure il doppio vantaggio, in appena 20′ il match torna in equilibrio ed è tutto da rifare. Il 2-2 ha consentito alla Lazio di agganciare i Partenopei: il terzo posto ora è tutto da giocare. Benítez rischia il flop.
Voto 6 al Sassuolo, battuto solo grazie a una prodezza di Pogba (ancora lui) nel finale, dopo un match ben giocato e senza sbavature nella retroguardia. Voto 6 anche al Chievo: le occasioni scarseggiano, ma nel primo tempo gestisce bene il match e gioca anche meglio della Roma. Il pari è strameritato, e sarà utile in chiave salvezza. Sufficienza piena, infine, anche a Parma e Atalanta, protagoniste del match che formalmente potrebbe valere lo spareggio per la lotta alla salvezza. Il Parma, decimato e rassegnato a salutare la Serie A, conquista comunque un pareggio di carattere, contro un’Atalanta ancora sottotono (anche sotto la guida di Reja) ma che comunque allunga ulteriormente sul Cagliari, terzultimo a -4.
Voto 7 a Empoli e Genoa, che incassano un buon pareggio. 7 anche a Cesena e Palermo, le due neopromosse in Serie A: un match povero di emozioni ma che consegna comunque ai siciliani un punto che garantisce la salvezza, ormai quasi in cassaforte. Per il Cesena è ancora tutto in salita, ma le speranze ci sono: il Cagliari è ormai agganciato, l’Atalanta è solo a -4.
Voto 8 a Mancini, Mihajlovic e Stramaccioni: i tre tecnici dal passato (e presente) nerazzurro escono soddisfatti dal weekend di Serie A. L’Inter rimonta il 2-0 del Napoli in 20′, e l’impronta di Mancini è nitida: la squadra ha carattere e consapevolezza. Se i punti sono pochi, le prospettive di crescita sono enormi. La Samp schianta il Cagliari anche grazie al colpo di mercato più controverso, Samuel Eto’o: l’Europa è ancora raggiungibile. Stramaccioni, invece, inverte la rotta e torna a vincere, infliggendo un’inattesa sconfitta a un buon Toro, che nell’ultima settimana aveva messo KO squadre molto più corazzate.
Voto 9 a Pogba: il Polpo decide con una prodezza il match contro il Sassuolo, che si stava avviando verso l’ennesimo pareggio. Il francesino, come all’andata, ha fornito un’altra lezione di calcio ai neroverdi.
Voto 10 alla Lazio: contro la Fiorentina i biancocelesti allontanano paura e reverenza, non temono numeri e statistiche. Nel monday night della 26^ di Serie A giocano la partita perfetta: 4 goal (2 dell’eterno Klose), Salah ingabbiato, contropiedi perfetti, Candreva e Felipe Anderson inarrestabili. Sembra strano visto il punteggio già roboante, ma per quanto si è visto nel primo tempo il divario poteva essere più ampio. Il sogno Champions ora può diventare realtà: basta continuare così.
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