Stefano Armellin con il pezzo 1549 di 2013 della composizione record
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : Civiltà-Kosovo;
occidentale-confuciana-giapponese-islamica-induista
slavo/ortodossa-latino/americana-africana
quale
fine ?
Stefano Armellin con il pezzo 1550 di 2013 della composizione record
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : il Secondo Avvento
Stefano Armellin con il pezzo 1551 di 2013 della composizione record
IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013
Titolo : La Madonna di Sassello
26.
Louvre. Henri (Direttore del Louvre), avrai notato che il mio Poema visivo ha un precedente lirico nella poesia di William Butler Yeats, titolata il Secondo Avvento; ma non pensare per questo di inquadrare la mia Opera nel genere apocalittico, piuttosto pre-apocalittico. Mi sento viciono a
Dieu e
La fin de Satan di Victor Hugo, ma mi rendo conto che per il Louvre di oggi serve altro. Possiamo tentare con The Opera di rovesciare il Paradiso perduto di
Milton in un Paradiso ritrovato. E' un'impresa lirica estrema perchè nella realtà vediamo il fallimento religioso del Popolo di Dio. Quando le persone non amano più Dio, e non amando Dio dimenticano Dio, s'innesca nel vivere sociale una reazione a catena che porta al punto di sostituire i mezzi con i fini ; e di conseguenza, il permanere nella storia umana della possibilità del Genocidio. Oggi come ieri il significato di immagine è molto più esteso di quanto il pubblico del Louvre crede. L'immagine è una realtà psichica che va ben oltre il suo supporto : disegnato, dipinto, fotografico, filmico, teatrale, televisivo, digitale ecc. L'iconosfera avvolge tutto il Louvre proiettando sia attraverso le opere, sia attraverso il pubblico, la realtà mutevole del Mondo. E' importantissima per il Louvre questa atmosfera locale capace di espansione a livello globale. Una realtà conosciuta poco anche dagli addetti ai lavori. L'equivalente della materia oscura nell'Uni-verso, Uni non multi, non riesco ad immaginare un multiverso. Un risultato notevole per il Louvre e per la mia mostra on line, è accrescere nel pubblico una maggiore consapevolezza. In questo modo le persone rischiano meno di ingannare (in buona fede) e di essere ingannate (in buona fede). C'è qualcosa di magico in questa mostra, come un prestigiatore estraggo dal mio cilindro centinaia di opere, una sola differenza con il mago: non ci sono trucchi.Tutte le opere sono autentiche. Stefano Armellin Pompei, giovedì 16 febbraio 2012
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