Magazine Famiglia

27 agosto 2007

Da Paolob
Eh sì...
Sei arrivata con venti giorni di anticipo e questo doveva dirci già qualcosa.
Quando ti ho preso in braccio la prima volta mi è sembrato che mi guardassi già con aria di sfida.
Poi non ti sei mai più staccata da tua madre.
Hai urlato a squarciagola per mesi, maledetta quell'allergia ai latticini che ha reso la vita difficile soprattutto a tua madre nei mesi dell'allattamento.
Poi sei cresciuta, finalmente.
E hai cominciato a muovere i primi passi nella vita, al nido prima.
Poi sei sbarcata, decisa e sicura, alla scuola materna, cominciando relazioni e amicizie, amori e forti contrapposizioni.
Hai cominciato quasi subito a impallinare violentemente gonne, colori rosa, principesse, tanto per dare un messaggio chiaro al mondo.
Hai continuato, dura come la roccia, a sfidarmi, a prendermi e lasciarmi, ad avvicinarti per allontanarti immediatamente.
E poi il rapporto con tuo fratello...in eterno conflitto, irrisolvibile. Lui avrà sempre tre anni più di te, lui sarà sempre un maschio e tu una femmina... A fronte di un tuo amore nei suoi confronti smisurato, totale, e un'ammirazione viscerale per chi sarà con te per tutta la vita, succeda quel che succeda.
A un certo punto hai un po' mollato le redini.
Hai cominciato ad accorgerti di me, mi hai permesso qualche manovra di avvicinamento, hai iniziato ad annusarmi. E hai capito 'che ci si poteva fidare'.
E allora abbiamo cominciato quel bellissimo viaggio, che ogni giorno diventa più forte, tutto nostro, padre-figlia, fatto di due teste dure come il granito che hanno la capacità di amarsi all'infinito e che sanno dove vogliono arrivare.
Ora quando mi abbracci, al collo, con violenza e forza, fino a farmi mancare il respiro, quando mi salti tra le braccia appena entro in casa, quando ti avvicini chiamandomi 'papi' o 'Papone' (mai papà, come fa invece tuo fratello), quando ti rotoli fino allo sfinimento mentre ti faccio il solletico ('papi, mi massacri?' è il tuo richiamo) sono attimi che riempiono non solo il cuore e la mente, ma danno senso alla vita.
Tra quindici giorni inizi la scuola, e non so cosa aspettarmi, anche se so già ora che sorprenderai tutti con il tuo atteggiamento, qualsiasi esso sarà. Io infatti sono solo preoccupato per le maestre che ti capiteranno sotto le unghie, non certo per te.
Oggi compi sei anni.
Stai diventando una 'donna' ormai.
E io invecchio. Ma con te negli occhi.
Tanti auguri, Bianca.
Papi.
Ps ...E ogni tanto, fallo per il tuo vecchio padre, allacciati le scarpe o i sandali, mettiti una maglietta nel verso giusto, indossa un golf appena la temperatura scende sotto i venti sotto zero, non 'pestare' tuo fratello in modo gratuito e infondato, non urlare in continuazione, non guardar male sempre le bimbe vestite come se fossero in un libro di Jane Austen...


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