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27 gennaio: i libri e i film della Memoria

Creato il 27 gennaio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Alla luce degli attentati che ci hanno sconvolto negli ultimi mesi, perchè hanno colpito proprio dove ci sentivamo più sicuri, anche il Giorno della Memoria può assumere significati completamente nuovi.

Il 27 gennaio non è solo un’occasione per non dimenticare uno dei momenti più bui attraversati dall’Europa, ma anche per riflettere su temi strettamente attuali: diversità, crisi di alcuni modelli sociali ormai consolidati, paura e chiusura verso ciò che appare inconciliabile con la nostra cultura.

Alcuni di questi aspetti si possono ritrovare anche nelle storie sull’Olocausto, uniti alle riflessioni sul valore della vita umana e sulla perdita di identità. Queste sono alcune delle ragioni per cui, in occasione del Giorno della Memoria, si rispolverano film e letture ambientati nell’epoca nazista, che raccontano quelle vicende che non hanno trovato spazio nei libri di storia delle scuole.

Una menzione va sicuramente ad un film che è nelle sale proprio in questi giorni, “Il labirinto del silenzio”. Ha rappresentato la Germania nella selezione dei migliori film stranieri per gli Oscar 2016 e tratta il tema della ricerca di giustizia, quando tutta la società vorrebbe invece solo dimenticare. Il film mostra la storia di Johann Radmann, un giovane procuratore che viene chiamato a seguire un caso in cui un ex- carceriere dei campi di concentramento non solo è sfuggito alla giustizia, ma ha anche ripreso ad insegnare in una scuola elementare. Questo lo spinge a cercare le testimonianze dei sopravvissuti, costretti a rivangare i momenti più dolorosi della loro vita.

“Claude Lanzmann: the Spectre of the Shoah” è invece la scelta per chi ama il genere del documentario. Candidato agli Oscar 2016 nella sua categoria, approfondisce l’esperienza di ricerca condotta da Claude Lanzmann tra il 1973 e il 1985 per girare il film “Shoah”. Il documentario si concentra sulle difficoltà emotive affrontate da Lanzmann nel raccogliere le storie dei sopravvissuti, sui pericoli incontrati filmando di nascosto ex-SS, e sul passato dello stesso regista nella Resistenza francese.

A metà tra documentario e serie tv è invece il titolo proposto da Netflix: “Auschwitz. Nascita, storia e segreti di un incubo” racconta infatti la storia del campo in più puntate, soffermandosi anche sulla crudeltà della vita al suo interno.

Photo credit: www.monaco-baviera.it via Foter.com / CC BY-NC-SA

Photo credit: www.monaco-baviera.it via Foter.com / CC BY-NC-SA

Sulla Shoah sono inoltre state scritte migliaia e migliaia di pagine, tra libri di narrativa, di memorie e di approfondimento storico. Durante gli anni scolastici quasi tutti hanno letto alcuni dei testi più famosi su questo argomento, come “Se questo è un uomo” e “La tregua” di Primo Levi o “Il diario di Anna Frank”.
Questi però sono ovviamente solo una minima parte delle letture a cui è possibile dedicarsi e la letteratura sull’argomento è davvero vastissima.

Per ciò che riguarda le storie vere delle famiglie ebree italiane, chi ha apprezzato “Lessico famigliare” di Natalia Ginzburg, potrà appassionarsi anche a “La memoria rende liberi. La vita interrotta di una bambina nella Shoah”, scritto da Enrico Mentana e Liliana Segre, che racconta la sua storia personale. Il libro percorre l’escalation della persecuzione degli ebrei nell’Italia fascista: dalla pubblicazione delle leggi razziali nel 1938, all’espulsione dei bambini dalle scuole, fino all’internamento nel campo di Auschwitz. Non è semplicemente una storia sull’Olocausto: il libro infatti narra anche cosa succede dopo la liberazione, quando Liliana, sopravvissuta, deve ricominciare a vivere e trovare la sua identità.

Chi desidera leggere la storia della Shoah da un punto di vista diverso, può trovare importanti spunti di riflessione nel libro “Il comandante”, di Jürg Amann. Il testo è un monologo tratto dagli appunti del comandante di Auschwitz Rudolf Höss, in cui vengono descritte le atrocità della vita nel campo.
Sempre sul tema dei criminali di guerra, il libro “Nazisti in fuga. Intrighi spionistici, tesori nascosti, vendette e tradimenti all’ombra dell’Olocausto” del giornalista Arrigo Petacco, che analizza come sia stata possibile la fuga di molti criminali nazisti dall’Europa e dalla giustizia. Storie di fughe fantasiose, favorite da interessi occulti e dalla collaborazione di persone influenti, talvolta già pianificate quando la guerra non era ancora finita.

In chiusura, due libri non basati su storie vere, ma che immaginano cosa sarebbe successo se la storia avesse preso una piega diversa.

Il primo è “La svastica sul sole” di Philip K. Dick e prospetta un futuro distopico in cui l’Asse è uscito vittorioso dalla Seconda guerra mondiale e Giappone e Terzo Reich si sono spartiti gli Stati Uniti. Questo lo sfondo su cui si intrecciano le storie dei personaggi, che non mancheranno di offrire al lettore spiazzanti colpi di scena. Da questo libro è tratta la recentissima serie tv firmata Amazon “The Man in the High Castle”, che ha lo stesso titolo dell’edizione originale del libro e non è ancora uscita in Italia. La serie ha avuto un buon successo di pubblico ed è stata apprezzata dalla critica, quindi a dicembre 2015 è già stata rinnovata per una seconda stagione.

Il secondo è il bestseller tedesco “Lui è tornato”, di Timur Vermes. Cosa succederebbe se Hitler si risvegliasse improvvisamente nella Berlino dei giorni nostri? Il libro parte proprio da questa domanda, immaginando questa situazione assurda proprio dal punto di vista di Hitler, che si trova improvvisamente a riscuotere un inaspettato successo mediatico.

Questo è solo un assaggio della filmografia e della bibliografia sull’argomento, che ogni anno portano le nuove generazioni a confrontarsi con un orrore inspiegabile e che, con il passare dei decenni, diventeranno il nostro unico punto di contatto con questa pagina buia della storia occidentale.

di Erika Guerra

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