28a giornata di Serie A: i top e i flop

Creato il 18 marzo 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
mar 18, 2014    Scritto da Edoardo Schiesari    Calcio, Sport 0

28a giornata di Serie A: i top e i flop

Il nostro pagellone sulla 28a giornata di Serie A:

Voto 0 a Mazzoleni, protagonista in Genoa-Juventus di un arbitraggio scandaloso con errori clamorosi e decisioni molto discutibili che hanno danneggiato entrambe le squadre. Impossibile stabilire se con un direttore di gara competente il risultato sarebbe stato lo stesso. Partita falsata.

Voto 1 a Calaiò: al 70′ si è trovato con le sorti della partita in mano, ma ha sprecato malamente il rigore. I meriti, tuttavia, vanno a Buffon, bravo a intuire e a respingere, ma nei calci di rigore qualcosa è da rivedere. Un errore grossolano che pesa.

Voto 2 all’errore di Immobile, solo sottoporta a tu per tu con Reina. Un’occasione sprecata che stona con la prolifica stagione che sta disputando e che lo ha consacrato come uno dei possibili capocannonieri della Serie A. Guardando il risultato finale, poi, brucia ancor di più.

Voto 3 alla Sampdoria, umiliata dall’Atalanta andata tre volte a segno. La retrocessione è uno spettro sempre presente.

Voto 4 al Milan, come i quattro goal incassati dal Parma nella sconfitta di domenica. Il futile pareggio agguantato al 70′, dopo essere andato sotto di due reti, ha fatto sperare in una rimonta alla Allegri, ma in pochi minuti le speranze sono state soffocate da Amauri e Bianiany. Seedorf è già prossimo al capolinea?

Voto 5 al Bologna e al Catania, che hanno subito due pesanti sconfitte da squadre quasi retrocesse come il Sassuolo e il Livorno.

Voto 6 al Torino: ieri sera contro il Napoli, i granata hanno lottato a viso aperto e, pur contro un avversario molto più forte, hanno avuto più occasioni. La vittoria sarebbe stata meritata, il pareggio d’obbligo. Eppure, sono stati beffati nell’ultima manciata di secondi. Sconfitta che scotta ma che non cancella la buona prestazione.

Voto 7 alla rinata Inter. I nerazzurri targati Hernanes e Palacio hanno ricominciato a vincere, e con discreta continuità. Il 2-0 sul Verona in trasferta è indicativo di quanto questa squadra abbia acquistato maggiore sicurezza. Se poi il migliore in campo è Jonathan, con una rete e un assist, è tutto detto. Voto 7 anche al Genoa di Gasperini, unica squadra di Serie A che quest’anno ha davvero messo in difficoltà la Juventus, oltre alla Fiorentina, naturalmente. Miglior partita dell’anno, con diverse occasioni per andare in goal. Solo una magia avrebbe potuto sconfiggerli. E ci ha pensato Pirlo.

Voto 8 a Higuain, in grado di procurarsi da solo i tre punti per continuare a sperare nel secondo posto, costringendo ad una sconfitta immeritata un ottimo e sfortunatissimo (come al solito) Toro. La rete dell’ex Merengues arriva proprio sullo scadere: che fosse preceduta da un fallo dell’argentino, è ancora da discutere. Voto 8 anche alla Roma di Garcia, che continua a macinare vittorie (ieri contro l’Udinese) senza farsi intimorire dal distacco mastodontico che la separa dalla vetta. Se la compagine di Conte dovesse fare un passo falso (o ben più di uno), i giallorossi si faranno trovare pronti.

Voto 9 ad Amauri: un bomber ritrovato che ha steso il Milan con un colpo di classe, colpo di tacco e tunnel al povero Amelia. Mai così in forma da quando ha lasciato il Palermo.

Voto 10 a Pirlo: ultratrentenne, non solo è il fulcro della squadra, ma è anche ancora capace di decidere partite difficili con punizioni da maestro. La sua lucidità nei momenti importanti è impressionante. Ha la freddezza di un serial killer e la sua vittima preferita è l’incrocio dei pali.


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