Il 29 e 30 ottobre ultimo appuntamento della stagione sinfonica del Teatro Verdi di Trieste con:
Orchestra della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
DIRETTORE e VIOLONCELLO SOLISTA Mario Brunello
Programma
ROBERT SCHUMANN (1810-1856)
Concerto in la minore op.129 per violoncello e orchestra Nicht zu shnell (non troppo veloce) – Langsam (Lento) – Sehr lebhaft (Molto vivace) Durata 22’
Sinfonia n.1 in si bemolle maggiore op. 38 “La Primavera” Andante un poco maestoso, Allegro molto vivace – Allegretto – Scherzo: molto vivace – allegro animato e grazioso Durata 33’
Brunello
L’ultimo appuntamento della Stagione Sinfonica del Teatro Verdi, in programma venerdì 29 ottobre e sabato 30 ottobre a Trieste con replica domenica 31 ottobre a Pordenone, vedrà l’Orchestra Stabile della Fondazione lirica triestina impegnata in un programma interamente dedicato a Robert Schumann, di cui ricorre l’anniversario dei 200 anni dalla nascita.
Sul podio il M° Mario Brunello nella duplice veste di violoncello solista e di direttore, ruolo che bene si addice ad una personalità musicale così “complessa e impetuosa” come la sua, sempre più protesa alla sperimentazione di nuove forme d’arte e progetti interattivi tra musica, immagini e parole.
- In apertura sarà eseguito il Concerto in la minore op.129 per violoncello e orchestra, composizione dalla stesura tormentata che fu più volte corretta e modificata, pubblicata solo nell’agosto 1854 ed eseguita per la prima volta postuma, nel 1860 a Lipsia. A differenza del concerto classico, i movimenti di questo Concerto si susseguono senza soluzione di continuità secondo un piano strutturale già praticato da Schumann nellaSinfonia in Re minore, in funzione di una maggiore libertà espressiva di chiaro richiamo romantico e con la messa in primo piano dello strumento solista, non più introdotto dall’esposizione tematica dell’orchestra. E l’orchestra svolge la funzione di accompagnamento soprattutto nel secondo movimento e in particolare, nel sostegno del violoncello nel Finale.
- Frutto di un mese di inteso lavoro tra gennaio e febbraio 1841 è la Sinfonia n. 1 in Si bemolle maggiore op.38 “Primavera” che segue e che chiude il percorso sinfonico della Stagione dei Concerti 2010 al Teatro Verdi. Il 1841 è l’anno in cui, dopo l’esperienza liederistica consumatasi nel 1840 in cui produsse per quantità e qualità il meglio di questa forma musicale, Schumann sperimenta appieno la Sinfonia nella sua forma che si combina con le possibilità timbriche e foniche ormai pressoché illimitate dell’orchestra romantica così come l’avevano già precisate Beethoven e Schubert. E di questa libertà formale parla la partitura della Prima Sinfonia, un’opera in equilibrio tra ricerca e desiderio di certezze, fra entusiasmi giovanili e matura riflessività che è testimoniata dalla coesistenza in questa partitura di aspetti complementari come testimonianza del suo debito verso Mendelssohn, visto come maestro e modello ideale oltre che amico, e verso il Schubert della Grande. Frutto ne è questa Prima Sinfonia, di grande coerenza espressiva, di tinte luminose e fresche riflesse anche dalle sonorità trasparenti espresse dall’orchestra e dalla rinuncia quasi totale ai toni drammatici.
LINK UTILI:
- Per maggiori info sullo spettacolo e costi Teatro G. Verdi Trieste (fonte delle info e foto qui sopra)
- info su Mario Brunello
- info su Robert Schumann