Magazine Talenti

29 gennaio 2000

Da La Dona

Raramente ricordo i sogni che faccio. negli ultimi mesi però mi capita di ricordare qualcosa al risveglio. Ricordo l’acqua, spesso sporca o fangosa e gli insetti, disgustosi ragni, vermi, veloci viscidi…
Questa notte ho sognato che spostavo un mobile per passare l’aspirapolvere e sotto vi trovavo un mucchietto di larve di mosca e uno strano insetto a forma di cavallo composto da grosse larve bianche viscide e trasparenti. Con l’aspirapolvere aspiravo tutto e nascondevo così il disgusto ma girandomi vedevo un verme cavallo identico a quell’altro e lo lasciavo andare veloce a nascondersi nuovamente sotto i mobili. Lo cercavo ovunque, sotto divani, cassettiere, tavoli, letti ma di lui nessuna traccia. E avevo paura. Paura di andare a dormire perché sarebbe potuto entrare nel mio letto.
Oggi sono tredici anni che è morto.
Penso a quanto ho dovuto lottare per scrollare il fango che mi sono sentita per anni addosso.  Non ho memoria della strategia ma penso che fosse una specie di cavallo di Troia. Penso che dell’ammasso di vermi sotto il mobile non sia proprio rimasto nulla. Penso che il ricordo sia tornato a nascondersi nelle pieghe della mia memoria e ogni tanto faccia capolino. Penso che non mi sto più parlando e il silenzio in cui sono tornata non mi fa bene. Non lascio uscire le parole per paura che qualcuno le senta. Non le voglio sentire più nemmeno io, in fondo, quelle dell’anima.


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