Magazine Diario personale
Sono giorni difficili. Ti è venuta l’australiana: l’influenza vintage. Stai pagando i cinque giorni di mare, sole e margarita che hai rubato con un’irritazione della cute e un probabile inizio di herpes. La solitudine ti sta annientando: vedi solo l’infermiera che viene a casa tua per farti le iniezioni. È carina, ma ti tratta da malato. D’altronde: lo sei. Gli antipiretici misti agli antinfiammatori ti hanno sconvolto le budella, ti senti un colabrodo. In cinque miseri giorni di malattia, sono arrivati cinque controlli medici: il tuo datore di lavoro si fiderebbe più di una mina antiuomo che di te. Ti senti febbricitante e insofferente. La clausura ti distrugge e decidi di uscire: raggiungerai l’edicola, comprerai il giornale e tornerai a casa di filata. Ti senti intontito, infelice, incompreso. Barcolli un po’, sfuggi gli sguardi sperando di non incontrare il benché minimo conoscente: purtroppo, la magia non riesce.
Che bellezza vederti. Ti trovo in splendida forma. Che hai fatto? Sei stato in vacanza?
Sono giorni felici. Dopo una settimana e mezzo di abbruttimento da letto e influenza, herpes labialis misto a eritema solare, ritenzione di liquidi e dissenteria; finalmente, ti guardi allo specchio e sei sano, integro, colorito, sgonfio e, soprattutto, non ti scappa. Non ti sentivi così preso da una persona da mille anni: tu e l’infermiera avete il vento in poppa. La promozione che aspettavi da due anni è arrivata dandoti prova che il sistema non è solo un ingranaggio poco oliato e deviato: funziona! La febbriciattola che ti rammolliva guance, pancia e cosce equiparandoti a uno stanco novantanovenne è passata: le forze sono tornate, i tuoi muscoli sono di nuovo tonici e guizzanti e hai perso quei due chili maledetti che non volevano saperne di farsi seminare. Ti senti felice, grato, ottimista. Ti lavi, ti vesti ed esci, sfoderando il tuo sorriso migliore.
Mamma mia, che occhiaie. Scommetto che non riesci a dormire. Dovresti proprio andare in vacanza…
Consoliamoci pensando alla matrona Forrester.
Stephanie, non hai motivo di lasciare la Jackie M Design: la tua carriera qui è appena cominciata, sei al top del top! Stephanie? Stephanie? Stephanie? Uhm. Non risponde. Che donna: finge di essere morta e invece medita piani di vendetta, conquista e invasione. Che darei per avere il suo physique du rôle.
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