Magazine Arte
Yes, another post on stereotypes! Barbieturici (i.e. a pun mixing Barbie + barbiturates) is an interesting Barbie art installation by Nicola Mette now exhibiting in Rome, at Museo della Civiltà Romana - and it’s all about stereotypes of identities and globalization. But not a multicultural globalization. I’d rather say a tamed one. Antonio Russo, Italian top doll collector and dollcultural person, who made this work possible by lending the artist 297 of his Barbies, told me he studied a number of additional stereotypes by dressing dolls to e.g. outline the typical gay or lesbian person, and immensely enjoyed collecting that wonderful kitsch icon made by the Dolls of the World – doll series which is the very version of the various ethnographic typologies as seen by an Hollywoodian B movies studio costume designer.
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Sì, un altro post sugli stereotipi! Barbieturici è un’interessante installazione di Barbie art realizzata da Nicola Mette ora in mostra a Roma, al Museo della Civiltà Romana. Il tema è quello degli stereotipi delle identità e della globalizzazione. Non una globalizzazione multiculturale, ma anzi direi addomesticata. Antonio Russo, doll collector italiano da primato e figura dollculturale che ha reso possibile l’opera prestando all’artista 297 delle sue Barbie, mi ha detto di aver studiato una serie di stereotipi aggiuntivi ad es. vestendo bambole per farne il gay o la lesbica tipici, e di essersi immensamente divertito a mettere insieme quell’icona kitsch che è la serie Dolls of the World – praticamente la visione delle varie tipologie etnografiche filtrate attraverso la mente del costumista di uno studio Hollywoodiano di B movies.
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COMMENTI (1)
Inviato il 23 ottobre a 19:04
Installazione site specific dal titolo "BARBITURICI" Museo della Civiltà Romana Eur - sala "DIRITTO"- misure 480x260 anno 2010
Nicola Mette rappresenta, attraverso 280 Barbie, uno spaccato della civiltà e della società moderna: dalla Globa...lizzazione imperante (che colora i volti ed i vestiti provenienti da tantissime nazioni) alla diversità, l'integrazione e l'accettazione ( come le diversità religiose con la Barbie Suora e quella dal capo coperto dal Burka) A completare il messaggio di denuncia di questa società che si perde dietro simboli e formalismi, tutte le barbi accolgono il visitatore in atteggiamento di saluto fascista. Per la serata inaugurale, inoltre, l’installazione è completata da due vestali della società moderna: una barbie sposa giovanissima rappresentativa della tradizione e del focolare e il rovescio della medaglia di una società perbenista, ovvero una trans raffigurativa di vizi privati e peccati inconfessabili L'istallazione è all'interno di una mostra molto importante dal titolo "Sguardi Sonori:INFINITE SPACE", curata da Carlo Fatigoni e Sandro Cecchi. La mostra rimarrà aperta fino al 30 /10