29a giornata di Serie A: i top e i flop

Creato il 24 marzo 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
mar 24, 2014    Scritto da Edoardo Schiesari    Calcio, Sport 0

29a giornata di Serie A: i top e i flop

Il nostro pagellone sulla 29a giornata di Serie A:

Voto 0 a Ghoulam: grave ingenuità sul fallo compiuto ai danni di Bakic, che ha arginato il contropiede gigliato ma gli è costato un rosso diretto. Espulsione che ha messo in ginocchio un ottimo Napoli, in 10 per quasi un’ora, ma molto spesso vicino al vantaggio e beffato dalla Fiorentina solo una manciata di minuti prima dello scadere.

Voto 1 al Sassuolo: con la sconfitta rimediata contro l’Udinese, i neroverdi vedono affievolirsi le speranze della salvezza. La squadra di Di Francesco resta salda al penultimo posto con 21 punti, subendo persino il distacco del Bologna, vincente contro il Cagliari. Coi i bianconeri, gli emiliani hanno anche l’opportunità del pareggio ma Floccari sbaglia dal dischetto: ormai nella fossa ci sono dentro fino al collo.

Voto 2 alla difesa del Chievo: 2 come i goal subiti, entrambi per gravi distrazioni degli uomini di Corini. Prima la leggerezza di Cesar che, di fatto, serve un assist involontario a Gervinho, poi il vuoto attorno a Destro, sull’azione del raddoppio, han condizionato un match dominato dai giallorossi ma deciso da pochi episodi cruciali.

Voto 3 al Livorno, che ha retto solo per mezz’ora l’assalto del Torino, per poi subire inerme la tripletta di Immobile. Pericoloso in rare occasioni, e l’inutile goal della bandiera che arriva solo nel finale di partita.

Voto 4 all’Inter, sconfitta immeritatamente nel derby lombardo contro l’Atalanta. I neroazzurri di Milano si sono fatti beffare dopo aver dominato il match: una sconfitta decisa dalla sfortuna (4 i legni colpiti) ma anche dall’imprecisione, in tutti i reparti. Pesano gli errori sottoporta (tra tutti, quello di Icardi su un goal già fatto), ma ancor di più sono drammatiche le disattenzioni della retroguardia. 3 punti buttati al vento, e il goal del sorpasso orobico arriva proprio al 90′. È la dura legge del goal.

Voto 5 al Verona: 5 come i goal subiti al Ferraris contro la Sampdoria. Una sconfitta imbarazzante che allontana il sogno dell’Europa League. La salvezza è ormai in cassaforte, ma vedendo l’andamento della stagione ci si aspettava qualcosa di più dagli uomini di Mandorlini. Peccato.

Voto 6 a Lazio e Milan: nel match terminato sul punteggio di 1-1, entrambe le squadre hanno giocato col coltello tra i denti. Lazio aggressiva e ben organizzata, ma sprecona; Seedorf, invece, sapeva di non poter perdere e ha puntato sulla concretezza, con poco spettacolo ma senza gravi momenti di defaiance. E, dopo 4 sconfitte consecutive, i rossoneri hanno portato a casa un risultato positivo: peccato per il palo di Balotelli. Voto 6 anche al Parma, che ha visto andare in fumo il possibile poker di vittorie pareggiando contro il Genoa: due punti persi che potrebbero costare caro agli uomini di Donadoni in chiave Europa. Infine, voto 6 pure a Osvaldo: le sue qualità sono straordinarie e indiscusse, ma manca la concretezza sotto porta. Troppe leziosità, troppe occasioni sprecate: gravissimo il goal mancato per aver tentato un improbabile colpo di tacco. Si salva per aver servito l’assist decisivo a Tévez: ma, se spera nel riscatto a fine stagione, deve ancora dare una svolta.

Voto 7 all’Atalanta, in grado di guadagnarsi la vittoria in extremis contro un avversario molto più forte che l’ha dominata per tutti i 90’. Tenace nel tentare di creare le occasioni, cinica quando ne ha avute. Una mentalità vincente che non fa che allontanare definitivamente lo spettro della retrocessione.

Voto 8 alle due “nuove” stelle della Serie A: la Fiorentina e la Roma. Entrambe le squadre hanno conquistato la vittoria. I viola hanno vinto in uno stadio ostico, il San Paolo, strappando tre punti al Napoli e mettendo in discussione il terzo posto. Una sconfitta pesante in casa partenopea, la seconda consecutiva dopo quella di giovedì che è costata l’eliminazione dall’Europa League. I giallorossi continuano la marcia trionfale, pur contro un avversario meno competitivo: una vittoria netta sul Chievo che mette in cassaforte il secondo posto e consacra questa Roma come la più forte degli ultimi anni. Se solo la Juventus non fosse così micidiale, per la squadra di Garçia sarebbe una stagione da scudetto.

Voto 9 alla Samp di Mihajlović, che ha umiliato un Verona irriconoscibile con uno scarto di ben 5 reti. La vittoria più schiacciante della stagione per i blucerchiati, ormai lontani dal rischio retrocessione. Voto 9 anche a Tévez, giocatore sempre più determinante per la Juventus, in grado di decidere con un suo goal le sorti del difficile match contro il Catania. Una rete che pesa come un macigno per la corsa scudetto e che lo riporta in testa alla classifica marcatori insieme a Immobile: l’Apache è sempre più leader.

Voto 10 a Ciro Immobile, che con una tripletta da attaccante esperto (con tanto di goal da fuoriclasse) ha schiantato il Livorno, consentendo ai granata di conquistare i tre punti dopo 4 sconfitte consecutive e si è portato in cima alla classifica cannonieri di Serie A 2014. 16 goal per lui, in una stagione strepitosa che lo vede accostato ad un altro fuoriclasse indiscusso, Carlos Tévez: un numero che salta all’occhio. Forse anche a quello di Prandelli.


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