Fotografia di Simone Di Luca, Ufficio Stampa Vigna PR&Communication
Due sedie e, in fondo, una batteria. A Milano il Fabrique, gremito di gente di tutte le età e nazionalità, fremeva nell’attesa sul palcoscenico dell’eccezionale duo 2Cellos.
Alle prime note – da pelle d’oca – di Viva la Vida dei Coldplay, Luka Šulić (sloveno) e Stjepan Hauser (croato), unicamente con i loro violoncelli, hanno ipnotizzato il pubblico facendo calare immediatamente un silenzio surreale, quasi religioso.
Mani che scivolano su corde, sguardi complici e l’energia vibrante della musica, con inaspettate improvvisazioni, lasciano sbalorditi gli spettatori. Così le “rockstar del violoncello”, dal Web al Palcoscenico, non deludono affatto e nelle cinque tappe del tour italiano appena concluso, hanno registrato più di 11.000 biglietti venduti, segnando un successo indiscusso.
Così, la magia del suono di uno strumento classico, come il violoncello, si ridisegna attraverso l’estro e la dedizione di due giovani dell’est europeo che, con unicità, rivisitano brani di musica classica e contemporanea, con delle esecuzioni fuori di testa. Da Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini a Hurt di Johnny Cash, fino a Smooth Criminal di Michael Jackson e The Trooper degli Iron Maiden, i 2Cellos sono capaci di stupire, emozionare e far vibrare dal profondo, con occhi sognanti o saltando, attraverso la forza della musica.
Annunciato già il nuovo tour di Luka e Stjepan, che li vedrà esibirsi in giro per il mondo dall’Australia agli States. Da Gennaio i fan aspettano il terzo album “Celloverse” (SonyMusic), per essere ancora una volta accarezzati dalle note dei due violoncellisti più pop della scena musicale mondiale contemporanea.
Eleonora Dafne Arnese