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3 cose belle - 19 luglio

Creato il 19 luglio 2013 da Odio_via_col_vento

 

3 cose belle - 19 luglio

Gerard Chowne, After Lunch

 

Questa settimana le 3 cose belle (che poi potrebbero essere anche 5) sono 3 occasioni "conviviali, 2 cene e 1 pranzo. Oppure, se si può strafare, 3 cene e 2 pranzi.
Ma ragguppiamoli per "centri di interesse" e facciamo 3 comunque, per onorare le regole del gioco.

1. Due cene del passato, in omaggio a quanto è bello ritrovarsi dopo anni, non vedersi nemmeno invecchiati o, anche se ci si vede, non sentirsi tali.
Con i cugini, a parlare di famiglia: che era e che sarà, a sparlare (dolcemente) dei figli cresciuti e in crescita guardandoli sempre con negli occhi i bambini dolci e terribili che erano.
Con vecchi compagni di liceo, i difetti ipertrofici, le qualità che improvvisamente affiorano, che forse c'erano anche allora, in nuce, ma che l'ertà matura rende più evidenti e importanti. Chi si racconta, chi sorride e tace, chi si nasconde, chi condivide. Chi rievoca e chi invece ha dimenticato. Ma bello, come il clima non ancora afoso di questa estate in città. 

2. Un pranzo del futuro. L'americano quasi più fiorentino di me, che sceglie lui il ristorante tipico: e io mi affido. Sa tutto dei migliori locali fiorentini, almeno quanto di quelli di New Yok! Cervello fritto e porcini fritti, dietro il Mercato di San Lorenzo. Ma si parla di futuro, si parla di progetti, di viaggi, di appuntamenti sulla vetta del mondo, ancora per un po', ancora finché dura.

3. Un pranzo e una cena per sempre. Finalmente i figli. I lontani e i vicini, quelli veramente occupati e quelli distratti, quelli che amano le pizze e quelli che cercano la cucina tradizionale ma rivisitata.
Un pranzo in una pizzeria segreta di Firenze, forse la migliore, ma che pochi conoscono, che da fuori apapre come un panettiere e invece scendi una scaletta ripida e trovi le vere pizze napoletane, quelle alte e soffici. 
Con il prendersi in giro che è parte del volersi bene, paralre di calcio, parlare di quando sono nati, di come si sono accolti l'un l'altro, parlare parlare parlare nonostante con qualcuno di loro si viva ancora insieme, ma magari ci sfioriamo soltanto per tutta al settimana. Parlare fa bene, anche di nulla.
Una cena in campagna (meno male che avevo qualche filtro cimico anti -zanzara!), un ristorante con terrazza sul tramonto, buon cibo e anche buon vino. Le stradine di una volta, le ville antiche dai nomi altisonanti, e poi il piacere di stare così, fra adulti, anche se loro sono sempre figli e saranno sempre piccoli e buffi e bisognosi di affetto e praotezione. Oddio. lo so che loro vorrebbero proteggere noi, ma non glielo permettiamo: non per ora, almeno.:) 

 

e che nessuno mi dica più che sono dimagrita: non questa settimana, almeno!!


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