Perché anche questo tema?
Perché mi sono accorta che spesso per trovare le cose belle di cui raccontare il venerdì, devo scavare fra le cose "brutte" e rigirarle come un calzino, se non addirittura fare la Pollyanna della situazione e fare diventare "bello" il superamento di una cosa francamente brutta.
Perché le cose brutte di mercoledì? Non so, forse perché il mercoledì mi sembra un giorno dispettoso, un giorno che allunga la corsa verso il sospirato fine settimana, un giorno un po' così, non per nulla è anche il nome della puntutissima bambina della famiglia Addams. Che lo deve ad una filastrocca inglese che recita: "Wednesday's child is full of woe" (Il bambino nato di mercoledì porta guai).
Eccole, allora, le 3 cose da dimenticare:
1. le zanzare che hanno funestato il mio fine settimana: nella campagna convertita a gestione ecolologica non si spandono più veleni anti-zanzare al momento giusto e allora, tigri, pantere, elefanti e mammuth in forma di zanzara ti assolgono all'imbrunire. Io ho miracolosamente goduto di una immunità al morso per quasi tutta la vita, ma adesso il mio sangue deve aver cambiato sapore e quindi attiro quelle inutili e immondissime bestie! Inoltre devo avere anche qualche allergia locale, per cui mi vengono dei "ponfi" enormi, che tornano a pizzicare e gonfiarsi ogni sera. Nemmeno la maledizione di Tutankamen!
2. la lavastoviglie nuova (di cui nessuno sentiva il bisogno) è stata un'altra delle pensate immaginifiche e improvvise del marito. Lui è sempre stato un po' "impetuosetto" nelle spese, ma ha mille giustificazioni: la più comune "era un'occasione" (e come dubitarne?). Seguono, in ordine sparso, affermazioni tanto non scientificamente supportate quanto apodittiche del tipo: "quella vecchia era a rischio", "poi sistemo tutto io", "non ti preoccupare", "è un modello risparmia consumi", "stanno per dismettere di queste dimensioni e poi come rimpiazziamo quella vecchia". Potrebbe dire che l'ha scelta perché aveva gli occhi azzurri e la valenza del l'affermazione sarebbe identica.
Ma il guaio vero è che mi è rimasta quella vecchia nel corridoio, perché naturalmente il consorte ha pensato a tutto, conservazione della spina tedesca compresa, ma non allo smaltimento del vecchio!
3. Una cena impossibile. La nostra famiglia vive di ammucchiate di compleanni. Siamo nati tutti concentrati, in pochi mesi l'anno. Abbiamo 5 settembrini, 5 primaverili e 2 nel luglio afoso (e naturalmente io sono la povera martire ad aver partorito in piena estate i due virgulti, il primo e l'ultimo della schiatta). Dopo decenni di feste di compleanno estive scaglionate per spiagge, acquapark e pinete, a base di cocomero, pizza e gelati, adesso gli irriconoscenti e sparpagliati figli non riescono nemmeno a radunarsi per una, unica, accorpata e accomunata cena di compleanno. UNO lavora e QUATTRO folleggia. Per UNO dobbiamo anche accordarci con la storica fidanzata; per QUATTRO dobbiamo fare lo slalom tra gli amici che hanno sempre la precedenza. UNO ama i ristorantini in campagna, QUATTRO vorrebbe rimanere sotto casa per poi raggiungere più facilmente i suoi luoghi di svago. A complicare le cose, la storica fidanzata è storicamente vegetariana. E come dimenticare di includere DUE e TRE con le loro esigenze, i loro viaggi e le loro fanciulle? Vedo pericolosamente avvicinarsi la fine di questo luglio e la possibilità di trovare una data per un festeggiamento che sta diventando un tormento!
PS - è un'aggiunta ai temi settimanali d'estate del tutto personale. Non un aggravio proditorio e non concordato. Fatene quello che volete.