Da qualche anno, anche da noi sono arrivati i piatti messicani, diffusi soprattutto tra il Messico e gli Stati Uniti, e che abbiamo visto per anni nei film e telefilm chiedendoci cosa fossero.
Alcuni di loro li apprezzo davvero, ma è davvero un caos distinguere le differenze, soprattutto quando gli stessi locali fanno confusione nel nominarli.
Ne riporto 3 che spesso vengono confusi, senza scendere nelle sottocategorie esistenti che faccio ancora fatica a comprendere. Premetto che se qualcuno ha anche altre precisazioni o vuole farmi notare un errore, i commenti sono ben accetti.
Burrito
Il burrito, che significa “asinello”, è una cosa piuttosto semplice da preparare. Basta una tortilla e un ripieno di cipolle, fagioli e carne, più altre varietà di ingredienti a vostra scelta, che spaziano dai formaggi, agli ortaggi. Si avvolge poi la tortilla a formare una specie di cannellone.
Burrito
Fajitas
In certi posti ti servono la fajitas già avvolta e ripiena, ma questo va a creare un burrito, più che una fajitas. Il ripieno del burrito, infatti, assomiglia in parte a ciò che è la base dalla fajitas.
Il piatto è composto da cipolla, peperoni, carne, fagioli e a volte riso, e il tutto viene servito con una tortilla. Qui la scelta se mettere il tutto all’interno della tortilla e avvolgerla, creando di fatto una cosa simile al burrito. Io la mangio spesso divisa, usando la tortilla come pane.
Ecco, non sembra un burrito?
Taco
Prendete una tortilla, riempitela con ingredienti simili a quelli usati per il burrito, piegata in due invece di avvolgerla, e avrete il taco. Può capitare però che la tortilla venga fritta, non solo cotta sulla piastra.
El Taco!
Alla fine, insomma, le differenze tra i tre piatti sembrano poche, ma credo che si potrebbero notare meglio vedendo le preparazioni della tradizione. Secondo me, la differenza sarà sull’uso dei condimenti e delle spezie, ma per ora non sono così esperto da poterlo confermare.