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30 aprile 1899: Un’amichevole italo-svizzera

Creato il 05 maggio 2013 da Calcioromantico @CalcioRomantico

I pionieri del football italiano a caccia di avventure internazionali – 1° puntata

squadra svizzera squadra italiana 1899

La prima partita della nazionale italiana è datata 15 maggio 1910, il primo torneo internazionale cui partecipi una squadra italiana è solo dell’anno prima. Eppure il calcio italiano, anzi il football, ha sin dall’inizio avuto la possibilità, o meglio la necessità di confrontarsi con rappresentative o con squadre legate ad altre scuole calcistiche e misurare così il livello di competitività raggiunto.

L’inizio è ben noto. Il football arriva in Italia negli ultimi quindici anni anni del secolo XIX attraverso le navi che sbarcano dal Regno Unito, dove il gioco è diventato maturo da un bel pezzo, visto che nel 1859 è nato lo Sheffield F.C., la prima squadra vera e propria, nel 1863 ne sono state stabilite ufficialmente le regole, nel 1871 è partita la F.A. Cup e nel 1872 Scozia e Inghilterra hanno dato vita al primo incontro tra nazionali.

Gli inglesi, che per motivi di lavoro passano molto tempo in Italia, cominciano a creare circoli cittadini per praticare il nuovo sport, specie nelle città portuali, come Genova, Napoli, Livorno o Palermo, dove si ha la possibilità di sfidare gli equipaggi delle navi di Sua Maestà di passaggio. Gioco forza molte delle prime partite ufficiose giocate ad esempio dal Genoa Athletic and Cricket Club sono internazionali in tutti i sensi. Anzi non sono “italiane” visto che solo dal 1896 soci italiani posso entrare nella società genoana. Quest’abitudine di confrontarsi con rappresentative di passaggio continuerà per molto tempo, ma intanto nel 1898 il football italiano fa un grande passo.

Il football association, chiamato così per distinguerlo dal football rugby, è infatti arrivato anche a Torino, dove ha coinvolto subito numerosi aristocratici del luogo. I tempi sono maturi per costituire la Federazione Italiana Foot-Ball (FIF), organizzare il primo campionato e dopo neanche un anno disputare il primo incontro a carattere internazionale.

Bosio e i cannottieri

Canottieri della fine del XIX sec. Edoardo Bosio è il primo in piedi iniziando da destra

È il 30 aprile 1899. Al Velodromo Umberto I di Torino, una selezione di giocatori di squadre affiliate alla FIF incontra una selezione di giocatori svizzeri. Gli italiani si presentano in maglia bianco e blù a strisce verticali, in onore del Genoa campione d’Italia e cinque degli undici giocatori provengono proprio dal Genoa (De Galleani, Spensley, Pasteur I, Leaver, Agar). Gli altri sei (Beaton, Dobbie, Bosio, Weber, Kilpin, Savage) sono invece dell’Internazionale Torino. Come si intuisce dai cognomi gli “italiani” sono in realtà quasi tutti britannici e solo tre di essi sono nati in Italia: De Galleani, Pasteur I e Edoardo Bosio.[1]

Gli svizzeri segnano due gol e vincono dopo “una viva lotta”, come spiega La Stampa.[2] Anche La Gazzetta del Popolo dà notizia della partita e racconta come la squadra svizzera “ebbe ragione della squadra italiana, alla quale le contese abilmente e valorosamente la palma del trionfo”. A fine partita c’è anche il terzo tempo, con tanto di banchetto fraternizzante e foto di gruppo. Uno scatto voluto chissà da chi che senza saperlo ritrae l’inizio di una lunga storia.

federico

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[1] Edoardo Bosio (1864-1927?) è forse l’unico italiano a rivestire un ruolo di primo piano nella nascita della FIF e del campionato. Fu tra i fondatori dell’Internazionale Torino, ma si dedicò anche al canottaggio, tanto che l’unica sua foto pervenuta lo ritrae in tenuta da canottiere
[2] La Stampa non specifica quanti gol segna la rappresentativa italiana. L’Archivio Storico Fondazione Genoa 1893 riporta come risultato finale 2-1. Fornisce anche la formazione svizzera e la squadra/città di provenienza dei singoli giocatori: Therdigon (Ginevra); Williams (Losanna), Suter (Zurigo); Schmid (Zurigo), Butler (Zurigo), Gamper (Zurigo); Iweins (Ginevra), Collinson (Zurigo), Dewitt (Ginevra, cap.), Dégérine (Ginevra), Maedler (Zurigo)


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