30 GIORNI DI LIBRI: giorno 4

Creato il 13 febbraio 2014 da Nicky @NickysBooks

Bentrovati, cari lettori, per questa quarta puntata dei mie 30 giorni libreschi. (come sempre le info le trovate qui)
Giorno 4/Versione 1: Favourite book of your favorite series


Come avevo scritto nel precedente post dei "30 Giorni", la mia serie letteraria preferita è quella creata da Patricia Cornwell e che ha per protagonista Kay Scarpetta. Scegliere il mio preferito fra i 21 romanzi (in realtà fra i 20 che ho letto) non è semplice. Così, d'istinto mi verrebbe da rispondere Postmortem, il primo della saga. Forse, anzi sicuramente, non è il migliore per trama e intreccio, ma è quello che pone le basi per una serie che ho amato tanto, e amo tutt'ora.
La storia è abbastanza semplice: un serial killer si aggira per le vie di Richmond. Ha già ucciso tre donne senza lasciare tracce dietro di sé. La dottoressa Kay Scarpetta, neo direttrice dell'istituto di medicina legale della Virgina, indaga a fondo per scoprire l'identità dell'assassino e porre così fine alla scia di paura e terrore che ha seminato per la città. Ma le indagini non sono affatto facili, anche perché Kay dovrà lottare contro lo scetticismo e il maschilismo dei colleghi.
Giorno 4/Versione 2: Il libro più brutto che tu abbia mai letto
Anche per questa domanda sono stata un po' indecisa. Ero lì lì per rispondere Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire, libro orribile sotto tutti i punti di vista, ma alla fine ho scelto I delitti di uno scrittore imperfetto di Mikkel Birkegaard.Mamma mia che brutto romanzo. Non c'è niente che si salvi, ma niente davvero. Una trama banale e vista già molte volte, uno stile prolisso e per nulla coinvolgente e una violenza allucinante. Sì, perché ci sono dei passaggi ben oltre lo splatter. Violenza gratuita e fine a se stessa. L'ultimo capitolo è terrificante (e lo dico nel peggior senso possibile): io mi sono ritrovata a saltare non righe ma pagine intere. Pessimo pessimo pessimo. E pensare che nella fascetta promozionale lo descrivevano come "la miglior risposta danese a Stieg Larsson"… Ma con che coraggio?


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