300 anni dopo la morte di Galileo Galilei...Hawking!

Da Galadriel
"Dedicato ad una carissima amica, che con dolce attitudine e serenità d'animo combatte ogni giorno, contro le vicissitudini crudeli della vita e delle umane apparenze miserevoli!"

Vita lunga e prosperità, Melinda!

Stephen William Hawking, nacque ad Oxford, 8 gennaio del 1942. Ad oggi è un matematico, fisico e cosmologo, fra i più importanti e conosciuti al mondo, soprattutto per i suoi studi riguardo i... buchi neri.


Nonostante sia condannato alla paralisi causata dall'atrofia muscolare progressiva e non, come si è creduto per molto tempo, dalla sclerosi laterale amiotrofica, Hawking è stato titolare della cattedra Lucasiana di matematica all'Università di Cambridge, la stessa che appartenne ad un'altro "grande" della nostra storia, Isaac Newton, per ben 30 anni.

Membro della Royal Society, della Royal Society of Arts, della Pontificia Accademia delle Scienze, nel 2009 ha ottenuto la Medaglia presidenziale della libertà, ovvero la più alta onorificenza degli Stati Uniti d'America, conferitagli dal presidente Obama.

Stephen Hawking ama ricordare che viene al mondo, 300 anni dopo la morte di Galileo Galilei! Già durante l'infanzia evidenzia l'interesse verso l'universo che ci circonda, indotto dalle discuisizioni con compagni e amici.

" Una delle cose di cui parlavamo era l'origine dell'universo e se ci fosse stato bisogno di un Dio per crearlo e per metterlo in movimento. Avevo sentito dire che la luce proveniente da galassie lontane è spostata verso l'estremo rosso dello spettro e che questo fatto dovesse indicare che l'universo è in espansione (uno spostamento verso l'azzurro significherebbe che esso è in contrazione). Ero sicuro che dovesse esserci qualche altra ragione per lo spostamento verso il rosso. Forse nel suo viaggio verso di noi la luce si affaticava, e quindi si spostava verso il rosso. Sembrava molto più naturale un universo essenzialmente immutabile ed eterno. "[...]

I principali settori di ricerca che Hawking predilige sono la teoria cosmologica e la gravità quantistica.

Intorno la fine degli anni '60, con l'amico nonchè collega di Cambridge, Roger Penrose, ha applicato un nuovo modello matematico complesso dedotto dalla teoria della relatività generale, che lo ha portato a dimostrare nel 1971 il primo di molti teoremi che danno un insieme di circostanze sufficienti per l'esistenza delle singolarità gravitazionali nello spaziotempo.


Tutto ciò ha fatto si che, le singolarità siano una caratteristica ragionevole e tutt'altro che occasionale della relatività generale.
Assieme a Brandon Carter, W. Israel e D. Robinson, è riuscito a provare che la matematica del teorema dell'essenzialità ( No-Hair Theorem) di John Archibald Wheeler, ovvero che i buchi neri sono caratterizzati solamente da tre proprietà: la massa, il momento angolare e la carica elettrica.

Insieme a Bardeen e Carter, ha proposto inoltre le quattro leggi della termodinamica dei buchi neri, in analogia con la termodinamica classica.
Ha perfino suggerito, dopo avere analizzato le emissioni dei raggi gamma dopo il Big bang, che mini buchi neri primordiali si dovrebbero essere formati all'instante.


Nel 1974 è riuscito ha dimostrare che, dal punto di vista termodinamico, i buchi neri non sono altro che corpi neri e sono descritti dalle leggi della termodinamica: possiedono una temperatura e un'entropia definite dal loro campo gravitazionale e dalla loro superficie.

Conseguentemente dovrebbero irradiare particelle subatomiche! Tale irradiazione, conosciuta come radiazione di Hawking, dovrebbe condurre alla progressiva diminuzione di massa del buco nero, fino alla sua cosiddetta "evaporazione" totale, anche se ancora non è ben chiaro il risultato finale possibile di tale processo.

Collaborando con Jim Hartle, ha sviluppato dagli anni '80 un modello cosmologico in cui l'universo non ha confini nello spaziotempo, sostituendo il Big bang, inteso come singolarità iniziale, con un modello matematico che egli descrive per analogia come la regione di un polo terrestre: come dire che nessuno può viaggiare più a nord o più a sud dei rispettivi poli in quanto in tale luogo non esiste un contorno. Originariamente la nuova proposta prevedeva una forma dell'universo di tipo chiuso, ma i vari confronti con Neil Turok hanno indotto Hawking a stabilire che la proposta di assenza di condizioni al contorno è valida anche nel caso di un universo aperto.


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