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3000 dollari per una prima edizione di “1984”?

Creato il 14 giugno 2013 da Sulromanzo
Autore: La RedazioneVen, 14/06/2013 - 15:30

1984Sarà il clima generale, sempre più virato ai toni della distopia, sarà il Datagate, o gli effetti nefasti del sistema PRISM; sarà la raccolta, come dice qualcuno, del DNA di centinaia di migliaia di persone, o le inquietanti “dicerie” su metodi di spionaggio globale.

 

Sta di fatto che, ciclicamente, 1984, il romanzo capolavoro di George Orwell, conosce grandissimi ritorni di popolarità. Le vendite esplodono, e si ritorna tutti alle pagine, col senno di poi per molti versi profetiche, dello scrittore nato nel 1903 in India e scomparso nel 1950 che, assieme a Bradbury e Huxley è stato senza dubbio il miglior interprete delle possibili derive tecno-totalitarie delle società contemporanee.

 

E poi c’è qualcuno che prende le cose davvero sul serio: è notizia recente, infatti, che due prime edizioni di 1984, una “rossa” e una “verde” (dai colori della copertina delle due edizioni), sono state vendute, su AbeBooks, per delle cifre a dir poco strabilianti: rispettivamente 3000 e 2845 dollari.

 

È stato lo stesso portale a darne notizia, aggiungendo che comunque già nell’aprile scorso era stata venduta una prima edizione “rossa” del romanzo di Orwell, a ben 10000 dollari. Varrà la pena di sborsare simili somme, anche se per un “oggetto” come questo? Per alcuni sembrerebbe proprio di sì, se di giorno in giorno si ha notizia di antichi volumi battuti all’asta con ricavati spesso stratosferici.

 

Del resto, non si sa mai: un giorno o l’altro potrebbe succedere di trovarsi in una situazione simile a quella raccontata da Ray Bradbury in Fahrenheit 451.

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