
Leggi la storia che racconta, quei nomi che si legano ad immagini viste 18 anni dopo. In un'estate passata a macinare chilometri, a farti commuovere il cuore, a sentirti un po' anche a casa mentre giri tra tessuti e sciarpe e donne con il velo e giovani che hanno sete di modernità, di sentirsi parte del mondo.Poi quel ricordo ripiomba prepotente nella tua memoria: gli occhi di quell'uomo in quella bottega in cui sei andata a comprare dell'acqua in un paese sperduto a nord dopo il confine. Tu, turista incredula per quanto poco costasse, lui e i suoi occhi celesti piantati nei tuoi con quella rassegnazione di chi ha visto la guerra. E quella fitta al cuore, talmente forte che devi distogliere lo sguardo senno' ti metti a piangere.Ci sono posti che ti entrano dentro, ti trafiggono la carne e ti rimangono appiccicati addosso. Se dovessi tornarci oggi stesso ricorderesti ogni singolo angolo, gireresti sicura tra le strade di Sarajevo come se fossi a Milano. Non sarà oggi e forse nemmeno domani, ma lo sai che lì ci ritornerai perchè di certe strade non ne hai mai abbastanza.
