30a giornata di Serie A: i top e i flop
Il nostro pagellone sulla 30a giornata di Serie A:
Voto 1 al Catania. Gli etnei passano, nel giro di una sola stagione, dalle stelle alle stalle. Pulvirenti ha sulla coscienza questa disastrosa stagione ed è colpevole di non essere stato in grado di gestire né il quadro societario né la squadra. Dopo l’incredibile campionato dello scorso anno, non dovevano essere ceduti il Papu Gomez e Lodi (seppur il regista sia tornato a “casa” a gennaio). Discorso un po’ diverso per il Sassuolo, essendo una neo promossa.
Voto 2 al Verona. “Chi è troppo veloce, arriva tardi, come chi va troppo lentamente” diceva Shakespeare, e così l’Hellas, raggiunta la quota dei 40 punti in Serie A ad inizio marzo e accarezzata l’Europa, si è smarrita, sprofondando fino al decimo posto.
Voto 3 alla Lazio senza tifo che continua a vedere sfumare obiettivi su obiettivi. Dopo l’addio alla Coppa Italia e agli ottavi di Europa League, ecco la beffa: il sorpasso dell’Atalanta, sempre in chiave Europa.
Voto 4 alla Fiorentina: la Viola continua a fare le cose a metà. Tornata nuovamente vicina al terzo posto grazie alla vittoria sul Napoli nel turno precedente, per la squadra di Montella è arrivata la sconfitta contro il Milan.
Voto 5 ad un Toro poco attento che, nelle battute finali del match con la Roma, perde palla a centrocampo, regalando a Florenzi il gol della vittoria. E non è la prima volta che i granata si fanno beffare nei minuti finali. Un pareggio contro i giallorossi avrebbe sicuramente accontentato Ventura & co. Voto 5 anche all’Inter, che, invece, si sveglia troppo tardi, non riuscendo a imporsi sull’Udinese e buttando alle ortiche la possibilità di avvicinarsi ai gigliati.
Voto 6 al Milan. Seedorf potrà stare tranquillo qualche giorno in più grazie a Mario Balotelli. Il doppio vantaggio sulla Fiorentina parte sempre dai suoi piedi e, quando vuole, Super Mario dimostra di essere l’unico punto fermo di una squadra “arrangiata”.
Voto 7 alla Genova calcistica. Mihajlovic e Gasperini portano le proprie squadre lontane dalle zone basse della Serie A: i blucerchiati hanno raggiunto la salvezza, mentre il Grifone ha ottenuto l’ottavo risultato utile in undici partite dall’inizio dell’anno.
Voto 8 all’incredibile cavalcata dell’Atalanta. Colantuono non si accontenta della salvezza e punta all’Europa. El Tanque Denis continua a far sognare i tifosi della Dea, mentre Jack Bonaventura sogna l’azzurro della casacca della Nazionale.
Voto 9 a Destro e Immobile, due giovani calciatori italiani che, senza ombra di dubbio, meriterebbero il biglietto per il Brasile. I tempi sono cambiati e sarebbe anacronistico continuare a parlare di Toni, Cassano o Gilardino. Destro ha dalla sua una media gol da brividi, mentre Ciro può godersi il gol da cineteca firmato contro la Roma.
Voto 10 al record delle 15 vittorie consecutive casalinghe in una stagione della Juventus. Il record arriva con il dubbio del rigore negato al Parma nelle battute finali, ma questo non toglie lo strapotere dei bianconeri in Italia. La Vecchia Signora ha ritrovato in Tévez un degno numero 10.