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E’ sempre come la prima, la seconda, la trentesima, l’ultima volta: meraviglioso e indimenticabile. La mia prima da consapevole fu nel 1972, un anno dopo è già delirio. La fatal Verona è un segno fortissimo: noi possiamo solo vincere.
L’assenza di vittorie è sempre stato un incidente, il destino cinico e baro. A un certo punto hanno dovuto inventarsi la cupola e ci hanno mandato in B. Mentre ricostruivamo faticosamente il calcio italiano (senza la Giuve siamo poco sopra il rugby), gli altri giocavano a wrestling. Siamo tornati prima del mio previsto. Siamo tornati padroni. E la storia ci deve ancora molto, le abbiamo ridato un senso.
Noi sappiamo solo vincere. Anche oggi non è successo nulla di straordinario. Lo scrissi esattamente un anno fa: siamo tornati là dove ci compete.
Penso già adesso al three-peat, non ho intenzione di farmelo sfuggire. Saremo famelici ad agosto. Ma per una settimana è festa. Una festa normale. Una cerimonia tradizionale. Il cambio della guardia: da Cuccureddu a Pogba.