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Tibre, Pizzetti: “Contrapporre strada e ferrovia è una scemenza ambientale e un danno sociale”

Creato il 25 giugno 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
Tibre, Pizzetti: “Contrapporre strada e ferrovia è una scemenza ambientale e un danno sociale”

Apparirà aspro, ma chiaro, il sottosegretario Luciano Pizzetti (Pd), dopo i dubbi e le critiche emersi sulla sua posizione a proposito dell'opportunità di costruire o no le autostrade Tibre e Cremona Mantova. Dubbi e critiche manifestatisi martedì sera nella sala di Spaziocomune in piazza Stradivari, in occasione dell'incontro pubblico dedicato alle due possibili autostrade dal comitato per la Tirreno Brennero ferroviaria e la decadenza della Cremona Mantova.

"E' da quindici anni - afferma Luciano Pizzetti - che sostengo quelle opere perché le considero strategiche per il nostro territorio. Ovviamente se il rapporto costi/benefici è in equilibrio. Altrimenti sarebbe assurdo realizzarle". Dunque non ci sono dogmi né imposizioni politiche ma considerazioni d'opportunità: "Per di più - precisa il sottosegretario - se non si fa la Tibre è sconveniente fare la Cremona Mantova perché non ci sarebbero sufficienti flussi di traffico. Perché il punto vero è se si farà o non si farà la Tibre. Contrapporre strada e ferrovia è una scemenza ambientale e un danno sociale. Tralascio le ricadute economiche".

Quindi bisogna evitare che si costruiscano autostrade che poi necessitino indirettamente di sostegno pubblico per non fallire clamorosamente. Il progetto definitivo della Tibre, che ha già il via libera del Cipe, non è ancora stato approvato dal ministero delle Infrastrutture, anche perché Autocisa, pronta a costruire la Tirreno Brennero nel tratto fra Parma e Verona, attende che dall'Unione europea arrivi il consenso alla seconda proroga della concessione. Dipende dal modo con cui sarà attuata la legge Sblocca Italia, dalla quale la stessa ultima enews del presidente del consiglio Matteo Renzi pare prefigurare risultati positivi per la ripresa economica, sinora molto debole. Comune e Provincia di Cremona sono azionisti di Autocisa e stanno per vendere le loro scarse quote assieme a quelle di tutti gli enti locali soci: in tutto il 4% circa.

E' Sel che dall'interno della maggioranza cremonese di centrosinistra sostiene la mozione dei cinque stelle, che chiedono al Comune di Cremona non favorire per nulla l'autostrada verso Mantova. L'obiettivo da realizzare, per grillini e Sel, è il raddoppio della linea ferroviaria, predisposto ormai da circa un secolo, e invece della Tibre d'asfalto occorre quella ferroviaria.

Sel si appella al programma del sindaco Gianluca Galimberti, che prevede di porre un freno al consumo di suolo, che potrebbe aumentare non poco se venisse costruita un'autostrada. Ma allora perché non rigenerare e recuperare all'ambiente altro terreno? La lista civica del sindaco, Fare nuova la città, era presente all'incontro di martedì sera con Enrico Manfredini. Il Pd cremonese si è sinora pronunciato sulla necessità di migliorare i collegamenti fra Cremona e gli altri territori, e dovrebbe precisare la propria posizione. La mozione di Lucia Lanfredi dei cinque stelle forse sarà discussa in consiglio comunale in autunno. Il centrosinistra è messo alla prova: dovrà dimostrare una visione chiara e convincente, tanto più dopo la gran mole di lavoro compiuta dal comitato per la Tibre ferroviaria, con Cesare Vacchelli ed Ezio Corradi, impegnati a diffondere abbondanti informazioni ai cittadini. Sala piena in Spaziocomune martedì sera, solo con alcune decine di persone però. Potrebbe crearsi l'occasione per attivare un'economia più pulita ma non meno vantaggiosa: difficile però dopo decenni di discussioni e di programmazione disarmonica.

(nella foto si prepara il temporale su un'autostrada)

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