Buona Festa di don Bosco a tutti gli amici del TGS!
Oggi si festeggia San Giovanni Bosco. Inutile dire che questo giorno rappresenti per la nostra associazione una ricorrenza molto importante. La vita e l’insegnamento di Don Bosco sono stati per noi la base su cui costruire il nostro servizio e la fonte di continuo miglioramento nel nostro percorso. Una festa un po’ più speciale del solito quest’anno: ci stiamo infatti avvicinando sempre più alla festa per il Bicentenario della nascita di Don Bosco che si celebrerà il 16 Agosto 2015 con il grande evento del Movimento Giovanile Salesiano a Torino e Colle Don Bosco, SYM DON BOSCO 2015, per il quale la nostra associazione si sta già attivando con una preziosa proposta di volontariato rivolta a tutti i giovani (vedi precedente articolo: “Proposta di volontariato: TGS @ SYM Don Bosco 2015!”).
In occasione della Festa di Don Bosco, rivediamo assieme il video a commento della Strenna del Rettor Maggiore 2015, una bella eredità spirituale che ci ha lasciato Don Bosco: l’augurio di buon anno che tradizionalmente il Rettor Maggiore ci invia quale “proposta di comunione per tutta la nostra Famiglia Salesiana nel mondo”.
COME DON BOSCO, CON I GIOVANI, PER I GIOVANI!
“Dire COME DON BOSCO, oggi, è prima di tutto reincontrare e riscoprire in tutta la sua pienezza lo spirito di Don Bosco che, oggi come ieri, deve avere tutta la sua forza carismatica e tutta la sua attualità.”
“Diciamo CON I GIOVANI!, fratelli e sorelle della nostra Famiglia Salesiana, perché il punto di partenza del nostro far carne e sangue (INCARNARE) il carisma salesiano è di STARE CON I GIOVANI, stare con loro e tra di loro, incontrarli nella loro vita quotidiana, conoscere il loro mondo, amare il loro mondo, animarli nell’essere protagonisti della propria vita, risvegliare il loro senso di Dio, animarli a vivere con mete alte.”
“E diciamo CON I GIOVANI! perché ciò che riempie il nostro cuore dal momento della chiamata vocazionale di Gesù a ciascuno di noi, è la predilezione pastorale per i fanciulli e le fanciulle, i ragazzi, i giovani e le giovani; predilezione che si manifesterà in noi, come in Don Bosco, in una vera ‘passione’, cercando il loro bene, ponendo in questo tutte le nostre energie, tutto il fiato e la forza che abbiamo.”
Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore
E’ utile ricordare don Bosco anche con alcune note biografiche.
Giovanni Bosco nasce a Castelnuovo d’Asti il 16 agosto 1815 da una famiglia di contadini. Il padre, Francesco Bosco, lo lascia orfano a soli due anni, e Margherita Occhiena, la madre, si trova da sola ad allevare Antonio, Giuseppe e Giovannino. Con una dolce fermezza unita a una fede senza confini, Margherita, saggia educatrice, fa della sua famiglia una Chiesa domestica.
Giovanni comincia a sentire sin da piccolo il desiderio di diventare sacerdote. Raccontò di aver fatto un sogno a 9 anni che gli rivelò la sua missione: “Renditi umile, forte e robusto”, gli disse una donna splendente come sole “e quello che vedi succedere di questi lupi che si trasformano in agnelli, tu lo farai per i miei figli. Io ti farò da maestra. A suo tempo tutto comprenderai”. L’anziano don Calosso lo iniziò agli studi sacerdotali, che dovette affrontare con fatica, fino a lasciare la sua casa per l’opposizione del fratello Antonio, che voleva che Giovanni lavorasse i campi. Seminarista a Chieri, ideò la Società dell’Allegria, che raccoglieva i giovani della cittadina. Nel giugno del 1841 venne ordinato sacerdote. Il suo direttore spirituale, don Cafasso, gli consiglia di perfezionare gli studi nel convitto ecclesiastico.
Intanto Don Bosco raccoglie intorno a sé i primi ragazzi, e organizza un oratorio festivo, inizialmente itinerante e poi stabile a Valdocco, Torino.
Dai primi ragazzi arrivano anche i primi collaboratori. Si sviluppa così il suo metodo educativo, il famoso Sistema Preventivo: “State con i ragazzi, prevenite il peccato con ragione, religione e amorevolezza. Diventate santi, educatori di santi. I nostri ragazzi si accorgano di essere amati”. I primi collaboratori diventano col tempo, grazie anche all’aiuto del Papa Pio IX, una Congregazione che mira alla salvezza della gioventù, combattendo tutte le povertà e facendo proprio il motto “Dammi le anime, e tieniti tutto il resto”.
Il giovane Santo Domenico Savio è il primo dei frutti del sistema preventivo. Maria Ausiliatrice, che sempre sostenne Don Bosco nella sua opera, gli ottenne numerosissime grazie, anche straordinarie, e i mezzi necessari per tutte le sue imprese. Il 18 dicembre 1859 vide la luce la Società di San Francesco di Sales, cioè la Congregazione religiosa clericale dei Salesiani. Con l’aiuto di santa Maria Domenica Mazzarello fondò l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e insieme ai suoi benefattori e ai laici impegnati diede vita ai Cooperatori Salesiani. Don Bosco morì logorato dal lavoro a 72 anni, il 31 Gennaio 1888. Oggi i salesiani sono presenti in oltre 130 paesi in tutto il mondo, ed egli è stato riconosciuto dalla Chiesa come “padre e maestro dei giovani”1. Pio XI, che lo aveva conosciuto, lo beatificò nel 1929, e lo canonizzò il giorno di Pasqua, 1° aprile 1934.
E’ così che vogliamo ricordarlo ed è così che vogliamo prendere il suo esempio, soprattutto in quest’anno di festeggiamenti del Bicentenario!
Lo Staff di TGS Whiteboard