che ricorda l'intelaiatura di una nave vichinga e che domina la baia di Reykjavík
L'incertain regard quest'estate ha avuto modo di viaggiare per l'Europa, tornando poi alla base con una convinzione.
Che venti anni di berlusconismo, ma anche di una sinistra a dir poco balbettante, hanno trasformato l’Italia in un deserto in cui è difficile non solo conquistare nuovi diritti civili, ma anche difendere quelli già acquisiti. Tutto quello che in altri paesi d’Europa è ormai un diritto acquisito, tanto che quasi non se ne discute nemmeno più, in Italia è vietato perché qualcuno, grazie solo alla maggioranza che ha in parlamento, ha deciso così, ha imposto la sua volontà con leggi che sono vissute non solo come ingiuste, ma lontane anni luce dalla vita reale delle persone.
E allora scatta la frustrazione, perché non capisci per quale motivo lo Stato, che dovrebbe esserti vicino e aiutarti nei momenti difficili, è invece il primo a metterti i bastoni fra le ruote, il primo a renderti la vita più dura. Con la conseguenza che chi può si industria per supplire da solo all’assenza dello Stato.
Come, prossimamente, farà L'incertain regard per realizzare in Svizzera quell'unione civile che in Italia non è prevista.
VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran
:-)) Super 8 di J.J. Abrams
:-) Green Lantern di Martin Campbell
:-) Captain America – The First Avenger di Joe Johnston
:-( Conan the Barbarian di Marcus Nispel
Sur petit écran
:-) L.A. Zombie di Bruce LaBruce
Terminata la visione della 1° serie di "Falling Skies" :-/