Pensavo, alle cose. Alle cose che si aggiustano…alle cose che si aggiustano da sole. Ho una spia…sulla macchina…una sigla che si illumina minacciosa di arancione e l’auto in pratica non va, sobbalza, rantola. Muore. E capita che poi, quando la riaccendo per scappare nella mia ora di libertà…quella si spegne e tutto va alla perfezione. Non é successo nulla.
E l’ancestrale portone di casa poi, quello dopo il cancello…e i suoi periodi bui in cui la serratura non scatta per motivi oscuri e nell’indifferenza di tutti gli abitanti, riprende a funzionare come se nulla fosse…cosi da quarant’anni. Che bello sarebbe si…che anche per le persone fosse cosi…che otto ore di sonno cancellassero difetti e ricordi e di colpo tornassimo a funzionare davvero…senza più avere nulla di rotto lì…di dentro.